Tassi, Bce: ancora un rialzo a luglio

È previsto un ulteriore rialzo dei tassi a luglio. Le parole di Christine Lagarde, presidente della Bce, non lasciano spazio a dubbi. Per quel che concerne la politica monetaria della banca centrale non cambia nulla.

Ancora rialzo dei tassi in Europa

I dati, a differenza di ciò che è successo negli Stati Uniti, non consentono alcun cambiamento per quel che concerne il costo del denaro. Anzi. E poco importa che inizino a essere presenti importanti segni di sofferenza in diversi mercati. In fin dei conti una politica monetaria restrittiva è l’unica cosa che può frenare tecnicamente l’inflazione.

Il ragionamento proposto sui tassi dalla Lagarde è serio e legittimo. Anche se forse servirebbe prendere qualche misura di contrasto a eventuali comportamenti speculativi per poter sostenere la popolazione. Soprattutto quella che ha a che fare con mutui e finanziamenti e che deve combattere con rialzi che rendono difficile affrontare la restituzione del credito.

Soprattutto con l’attuale capacità di spesa praticamente dimezzata rispetto al passato. “L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno“, ha sottolineato Christine Lagarde. “Ma il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione” ha aggiunto, “continueremo a innalzare i tassi a luglio“.

La presidente della Bce ha commentato così nel corso dell’Ecb Forum on Central Banking 2023 che quest’anno a Sintra, in Portogallo ha proprio come tema la necessità di stabilizzazione macroeconomica in un periodo di inflazione volatile. Proprio come quella attuale. Un discorso che tecnicamente non ha criticità alcuna ma che crea perplessità se si pensa all’attuale condizione di tantissimi consumatori.

Privati e imprese iniziano a soffrire

I rialzi dei tassi di interesse della Bce stanno facendo sentire il loro peso. Sia sui privati che sulle imprese. E secondo l’Abi, siamo arrivati ormai a un tasso medio che quasi sfiora il 5%, soprattutto sui nuovi mutui. Rendendo di fatto l’acquisto di una casa praticamente impossibile a meno di specifiche condizioni. E per via dei costi che aumentano.

Abbiamo compiuto progressi significativi“, ha continuato la presidente della Bce. “Ma dinanzi alla persistenza del processo inflazionistico non possiamo abbassare la guardia e non possiamo ancora dichiarare vittoria“. Secondo l’esperta i peggiori nemici attuali nel contesto economico non solo “le circostanze belligeranti” quanto gli “animi titubanti“.

Non sono mancate le reazioni italiane alle dichiarazioni della donna sui tassi. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha infatti espresso la sua contrarietà alle parole dell’economista. Il commento è giunto nel corso del X Congresso confederale nazionale della Confsal. Secondo il politico italiano non rientrerebbe “nell’interesse della crescita“, questo continuo aumento dei tassi. E sarebbero deleteri anche degli annunci con così largo anticipo sul tema.

Secondo Tajani “noi soffriamo di una inflazione che non è dovuta a un fatto interno, […] aumentare il costo del denaro significa mettere le imprese in difficoltà“.