Accordo convertendo Bpm

 La Banca Popolare di Milano ha raggiunto un’importante intesa con i consumatori per la conciliazione sul convertendo. Stando ai contenuti dell’accordo, potrà aderire all’offerta coloro che hanno sottoscritto il bond in filiale il 7 settembre e il 30 dicembre 2009, e chi tra il 15 giugno 2009 e il 16 luglio 2009 ha acquistato diritti di opzione. Rimarranno invece esclusi i clienti che hanno comprato autonomamente i valori attraverso internet.

L’istituto di credito ha pertanto sottoscritto con le principali associazioni dei consumatori (Adoc, Federconsumatori, Adiconsum) un protocollo d’intesa per una conciliazione che ha per oggetto il “discusso” prestito convertendo emesso nel 2009, in relazione al quale l’ex presidente del consiglio di amministrazione Massimo Ponzellini (qui i nostri commenti sui domiciliari di Ponzellini) e i vecchi vertici della banca, sono tutt’ora indagati per truffa.

A comunicare il raggiunto accordo è una nota della banca, la quale precisa altresì i termini per poter aderire alla procedura.

In particolare, ribadiamo, potranno aderire all’intesa tutti coloro che risultavano esser clienti della banca e nel periodo compreso tra il 7 settembre e il 30 dicembre 2009 abbiano sottoscritto il bond, o che tra il 15 giugno e il 16 luglio 2009 abbiano acquistato dei diritti di opzione sull’obbligazione presso una filiale di una delle banche del gruppo. Il dettaglio più importante è proprio questo: rimarranno esclusi dalla procedura gli investitori istituzionali e coloro che, essendo già azionisti di Bpm, abbiano esercitato i propri diritti di opzione nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 3 luglio 2009. Stesso discorso vale per coloro che – in qualsiasi momento – hanno acquistato ulteriori diritti di opzione rispetto a quelli loro assegnati, nonché per i clienti che abbiano scelto di sottoscrivere in maniera autonoma i titoli, mediante il web.

Continueremo ad aggiornarvi su questa delicata vicenda, che intanto incassa la soddisfazione di buona parte degli operatori interessati a difendere la causa dei piccoli di risparmiatori.

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