Borsa di Milano perde il 3,5% prima dell’apertura di Wall Street

 Retromarcia delle borse europee, dopo una partenza tutto sommato positiva in linea con l’andamento delle ultime sedute. I listini azionari del vecchio continente sono passati tutti in territorio negativo, in particolare la borsa di Milano perde il 3,5% quotando in area 13190 nel giorno delle scadenze tecniche, ovvero dei contratti di opzione su azioni e indici con termine a luglio. L’indice FTSE MIB ha rotto gli indugi ed è crollato a partire dalle ore 11, nonostante l’approvazione da parte dell’Eurogruppo del piano di aiuti da 100 miliardi di euro per salvare le banche spagnole.

La speculazione sembra essere tornata a farsi sentire con tutta la sua forza dirompente, già mostrata nei mesi scorsi, attaccando i paesi più deboli dell’Europa periferica. Lo spread Bonos-Bund ha aggiornato i massimi di sempre, toccando il record dai tempi dell’introduzione dell’euro a 590 punti base. Il rendimento del decennale spagnolo è ora abbondantemente sopra il 7%. La crisi per Madrid si fa sempre più seria. Il ministro delle Finanze spagnolo, Cristobal Montoro, ha dichiarato che la Spagna sarebbe già fallita senza gli aiuti della Bce.

Ieri c’erano state già pericolose avvisaglie con l’asta dei titoli di breve termine, che aveva evidenziato il balzo del rendimento sui Bonos a 5 anni sopra il 6,5%. Intanto, continua a salire anche lo spread italiano. Infatti, a meno di un’ora dall’apertura delle contrattazioni a Wall Street, lo spread Btp-Bund è volato sopra 490 punti base per cui il rendimento del decennale italiano è ora abbondantemente sopra la soglia del 6%.

Secondo quanto dichiarato dal premier Mario Monti, la tensione sugli spread è da imputare all’incertezza del quadro politico in attesa delle elezioni del 2013 e all’insufficiente governance europea. Monti si è detto “deluso” per l’andamento insoddisfacente dello spread. Monti ha però escluso la necessità di nuove manovre correttive. Intanto l’indice FTSE Mib è in forte calo, appesantito dal crollo dei titoli finanziari. In particolare, spicca la discesa di Bper (-8,05%), Generali (-6,86%) e Banco Popolare (-6,14%). Unicredit perde più del 5%.

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