Enel conferma i target del 2012

 Enel ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati in chiaroscuro, ma migliori delle attese degli analisti finanziari. Secondo l’amministratore delegato del gruppo, Fulvio Conti, “i risultati sono più favorevoli rispetto alle previsioni e sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno”. Sui conti trimestrali del colosso elettrico italiano hanno impattato il calo dei consumi in Italia e Spagna, ma anche lo scenario normativo e fiscale poco favorevole. Secondo quanto dichiarato da Fulvio Conti, i target del 2012 sono confermati “nonostante gli effetti negativi dei provvedimenti regolatori fino ad oggi introdotti in Spagna”.

Proprio dalla Spagna dovrebbe arrivare una nuova ondata regolatoria sentro fine giugno prossimo. E’ quanto affermato dal chief financial officer della società, Luigi Ferraris, durante l’incontro con gli analisti finanziari. Ferraris non esclude la revisione del piano di investimenti, in caso di nuovi interventi penalizzanti per il comparto dell’energia. Ieri il titolo in borsa ha guadagnato il 2,14% a 2,48 euro.

ENEL PROMOSSA DA CITIGROUP

Per quanto riguarda i numeri trimestrali, Enel è riuscita a produrre un utile netto di 1,18 miliardi di euro. Il risultato mostra una flessione dell’1,4% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Sul risultato netto ha inciso la plusvalenza da 185 milioni proveniente dalla vendita del 5,1% di Terna, che ha mitigato l’effetto negativo per 90 milioni di euro sul trimestre dovuto alla Robin Tax. Il giro d’affari è aumentato dell’8,5% a 21,19 miliardi di euro, grazie alla vendita di energia elettrica sui mercati all’ingrosso.

RENDIMENTO OBBLIGAZIONARIO ENEL 2012

L’ebitda è sceso del 2,42% a 4,3 miliardi di euro, mentre l’ebit è calato del 4,4% a 2,9 miliardi di euro a causa di maggiori ammortamenti e perdite di valore per 37 milioni di euro. L’utile netto ordinario è sceso del 15,1% a 1 miliardo di euro, a causa soprattutto del peso del carico fiscale. L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 45,6 miliardi di euro da 44,6 miliardi di fine 2011. Secondo il cfo Ferraris, l’indebitamento del gruppo scenderà a 43 miliardi a fine 2012 e a 30 miliardi nel 2016.

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