Fiat crolla in borsa dopo calo immatricolazioni in Europa

 Pesante calo questa mattina a Piazza Affari per il titolo Fiat, che perde il 3,67% a 4,562 euro. Il titolo del Lingotto è il peggiore del listino azionario milanese FTSE MIB, che stamattina è in forte calo di quasi il 2,3%. A pesare sull’andamento del titolo in borsa è stato il dato sulle immatricolazioni di auto in Europa, che sono scese a luglio del 7,5% rispetto allo scorso anno e ad agosto dell’8,5%. Fiat ha fatto peggio della media Ue, con un crollo delle vendite del 16,4% a luglio e del 17,7% ad agosto.

Le azioni della casa automobilistica torinese fanno molto peggio dell’indice Stoxx Auto europeo, che perde più di un punto percentuale. Intanto, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha dichiarato che Fiat resterà in Italia grazie ai guadagni realizzati all’estero. Marchionne ha sottolineato che Fiat sta accumulando perdite per 700 milioni di euro in Europa, ma sta reggendo alla crisi nel vecchio continente grazie ai profitti generati negli Stati Uniti e nei mercati emergenti.

Marchionne ha risposto alle accuse relative alla rinuncia del lancio di nuovi modelli in Italia, dichiarando che con un modello nuovo oggi potevano essere vendute 30mila auto in più, ma magari si perdevano altri due miliardi di euro. Il ceo del Lingotto ha ricordato che in Italia le vendite di auto sono sotto 1,4 milioni di unità, che equivale a una perdita di auto pari a 1,1 milioni in 5 anni. Intanto, l’agenzia di rating Moody’s ha anche tagliato le stime di crescita del mercato globale dell’auto per il 2013 a +2,9% dal +4,5% stimato a gennaio scorso.

Da un punto di vista tecnico, il titolo Fiat è stato respinto sulla fondamentale resistenza giornaliera di area 4,9 euro. Attualmente c’è una forte prevalenza di venditori, che sono usciti allo scoperto sfruttando anche la situazione di forte pressione sul gruppo torinese. Le azioni Fiat potrebbero scendere ancora nei prossimi giorni, almeno fino a 4,5 – 4,4 euro.

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