Generali prima società di gestione del risparmio italiana

 La compagnia assicurativa Generali Assicurazioni sale sul primo gradino del podio nel settore del risparmio gestito, oltre a mantenere solida la sua prima posizione nel mercato assicurativo nazionale. Grazie ad una massa gestita che supera i 310 miliardi di euro, il Leone di Trieste diventa anche la prima Sgr italiana. Il dato sulla raccolta netta emergerà con le rilevazioni di Assogestioni per il mese di ottobre, che saranno pubblicati non prima di fine mese. Generali supera così il gruppo Intesa SanPaolo, che ha in dote 220 miliardi di euro di masse gestite.

Il sorpasso ai danni del gruppo bancario torinese arriva grazie al lavoro di razionalizzazione delle attività di business sotto la guida del nuovo ceo group Mario Greco, che da agosto scorso ha sostituito Giovanni Perissinotto nella carica di amministratore delegato. La semplificazione societaria promosso da Greco ha portato al cambio di denominazione di Generali Investments Italy in Generali Investments Europe, incorporando gli asset dei fondi di Generali Investments France e Generali Investments Deutschland.

I fondi gestiti in Francia e Germania sono stati riportati in Italia e il risultato ottenuto parla chiaro: i 140 miliardi di euro di masse gestite nelle sgr italiane sono più che raddoppiati superando i 310 miliardi di euro. Gli asset non arrivano solo dalla gestione degli attivi finanziari delle società del gruppo Generali nel vecchio continente, ma anche dalla gestione di portfolios per conto di investitori istituzionali terzi e in parte da fondi di investimento destinati alle reti distributive. Il rimpasto nel risparmio gestito segue quello già fatto con le attività immobiliari in generali Real Estate.

L’obiettivo di Greco è creare una piattaforma europea unica per la gestione degli asset, evitando così inutili costi di gestione e doppioni negli incarichi. Intanto, ieri alla borsa di Milano le azioni Generali Assicurazioni, quotate con il simbolo “G”, hanno chiuso la seduta con un rialzo dell’1,83% a 12,77 euro. Il titolo è salito sui massimi da oltre un mese e mezzo, avvicinandosi ai top del 12 settembre posti a 12,9 euro.

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