Interesse Cdp su scorporo rete Telecom

 La Cassa Depositi e Prestiti ha esplicitamente confermato il proprio interesse al progetto dello scorporo della rete Telecom. Ad affermarlo è stato lo stesso amministratore delegato della Cassa, Giovanni Gorno Tempini, il quale – durante una recente audizione al Senato – ha dichiarato come l’interesse strategico all’operazione sia del Paese, e come l’impegno dovrà essere quello nei confronti di una maggiore accelerazione degli investimenti infrastrutturali.

In particolar modo, l’ad ha sottolineato come “abbiamo sottoscritto un accordo di riservatezza per i colloqui che ci sono stati, però i colloqui con Telecom Italia ci sono stati e abbiamo dichiarato anche pubblicamente che l’interesse di Cdp a partecipare a un eventuale processo di scorporo della rete esiste ed è concreto”, e come “la logica di guardare a un possibile scorporo, che rimane una scelta di una società privata, è proprio accelerare gli investimenti nella banda larga” (scorporo che è stato altresì recentemente difeso da Galateri).

Di qui, Gorno Tempini ha evidenziato la propria convinzione nel voler procedere a un unico progetto per la diffusione della rete fibra ottica in Italia, mediante soluzioni che possano consentire di evitare una duplicazione degli investimenti.

Ancora, se la Cdp dovesse entrare nel capitale della nuova società che avrà in gestione la rete, “qualsiasi mossa dovrà essere valutata secondo le lenti che le autorità competenti ci diranno di avere. Ma c’è una ratio di buon senso, trattandosi di una infrastruttura di rilevanza strategica per il Paese in questo momento nel quale i danari da investire in infrastrutture sono pochi, è evidente che qualsiasi soluzione per evitare di duplicare gli investimenti è benvenuta”.

Il top manager ha infine ricordato che il Fondo strategico ha già investito 200 milioni iniziali su Metroweb con l’opzione di investirne ulteriori 300 milioni per finanziare il piano industriale della società: il progetto è quello di portare la fibra ottica nelle 30 città più importanti del Paese, formalizzando le trattative oggi già in corso.