Manutencoop esclude l’Ipo nell’immediato

 L’offerta pubblica iniziale non è di fatto esclusa, ma non sarà realizzata nell’immediato: sono questi i pensieri che circolano negli ambienti di Manutencoop, la società cooperativa che si occupa di somministrazione del lavoro e che è intenzionata ad approdare a Piazza Affari con una opportuna quotazione. Il breve termine sarà dunque caratterizzato da altri obiettivi, in primis quello che prevede la focalizzazione sulla crescita a livello globale. L’annuncio ufficiale del rinvio ulteriore dell’Ipo è giunto direttamente da Claudio Levorato, presidente della compagnia bolognese. L’occasione per parlare di questi argomenti è stata colta nell’ambito di un convegno organizzato da MPVenture.

AICON SIGLA ACCORDO CON MERIDIE
Nel dettaglio, lo stesso Levorato ha voluto sottolineare come la quotazione presso Borsa Italiana sia ancora lontana per un motivo semplice e più che valido, vale a dire la poca praticabilità che viene riconosciuta in relazione ai mercati, dunque si preferisce attendere ancora qualche tempo. Ma questa attesa durerà fino a tutto il 2012? Non è ancora dato saperlo, ma un po’ di storia finanziaria può sicuramente rinfrescare la memoria: in effetti, la stessa Manutencoop aveva tentato l’Ipo già nel corso del 2008, ma poi il processo in questione era stato bloccato e interrotto a causa del nervosismo eccessivo dei mercati finanziari. Ora i tempi sono cambiati e anche la composizione azionaria del gruppo emiliano.

BIANCAMANO ACQUISISCE MANUTENCOOP: LA BORSA APPREZZA

In pratica, vi sono diversi soggetti di un certo peso che arrivano a detenere una quota del 28% (l’elenco ricomprende, ad esempio, Mediobanca, Cooperare Spa e IDeA Capital); inoltre, l’acquisizione da parte di Pirelli Real Estate ha consentito senza dubbio di accrescere il fatturato consolidato, il quale ha superato brillantemente il miliardo di euro. La fase attuale sarà quindi caratterizzata da una forte crescita nelle nazioni straniere, un processo di internazionalizzazione che è volto a ridurre il rischio paese, puntando soprattutto sui paesi del Vecchio Continente.

Lascia un commento