Redditività Bps in calo

Cala la redditività di Banca Popolare di Sondrio. Reduce dalla recente pubblicazione dei dati di bilancio, l’istituto di credito deve ora fare i conti con le più fredde valutazioni da parte degli osservatori di mercato, che a fronte di una raccolta in deciso aumento rispetto al 2011, notano una insoddisfacente contrazione dell’utile netto. L’approvazione dei conti è prevista per il prossimo 27 aprile.

Stando a quanto riepilogava il quotidiano Italia Oggi scorrendo i principali risultati conseguiti dall’istituto di credito, “l’utile netto consolidato è stato di 34,3 milioni, in forte contrazione rispetto all’esercizio 2011, quando fu di 74 mln di euro. Il conto economico ha risentito della decisione di accantonare cifre consistenti per far fronte ai crediti deteriorati, che hanno registrato una marcata accelerazione nell’ultimo trimestre del 2012, per l’aggravarsi della crisi economica” (vedi anche risultati Banca Popolare Sondrio 2012).

Piuttosto chiare le spiegazioni dell’attuale tendenza, giustificate in una nota dalla banca valtellinese, che ha spiegato che sono stati adottati “stringenti criteri prudenziali nella valutazione di posizioni anomale, pure in relazione alle indicazioni di sistema dell’organo di vigilanza”.

Per quanto concerne l’aspetto patrimoniale, si annovera una crescita del 15,46 per cento della raccolta diretta da clientela, ora a quota 26,185 miliardi di euro. La raccolta complessiva è invece cresciuta del 4,64 per cento a 51,173 miliardi di euro. I crediti verso la clientela aumentano del 6,93 per cento a 25,309 miliardi di euro, con sofferenze pari a 291 milioni di euro, pari all’1,15 per cento degli impieghi totali.

Infine, patrimonio netto consolidato a quota 1,870 miliardi di euro, in aumento di 47 milioni. Cresce il numero delle filiali sul territorio, in aumento di 5 unità, a 328 agenzie. Aumenta anche la compagine sociale, oggi pari a oltre 177 mila soci, in sviluppo di 3.700 unità rispetto all’anno precedente.

Continueremo a monitorare l’andamento di questa e degli altri istituti di credito anche nel corso dei prossimi trimestri, che si preannunciano particolarmente ardui e complessi.

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