Telecom Italia possibile preda a Piazza Affari

 L’attuale capitalizzazione di borsa di Telecom Italia potrebbe ingolosire qualche grande gruppo delle telecomunicazioni o fondi di investimento. Secondo Franco Bernabè, presidente del colosso italiano delle tlc, non è soltanto Telecom ad essere una potenziale preda degli investitori mondiali, bensì tutti i titoli del listino azionario. In effetti, sono molti i titoli che trattano su valori di capitalizzazione irrisori e spesso sui minimi storici. Bernabè, senza mezzi termini, ha affermato che attualmente le capitalizzazioni di borsa a Piazza Affari sono a livelli “ridicoli”.

Dopo tutto l’Italia resta un player industriale di assoluto livello ed esporta il suo marchio di qualità in tutto il mondo. E’ l’ottava potenza industriale a livello globale, ma ha un patrimonio di aziende di grande caratura che potrebbe essere acquisito a prezzi di saldo ai valori correnti. Basta pensare che per acquistare oggi il 30% di Telecom Italia basterebbero meno di 3 miliardi di euro. Secondo Bernabè, il patrimonio industriale italiano deve essere difeso, altrimenti il paese finisce in svendita.

TELECOM ITALIA ESCE DALL’INDICE EUROSTOXX50

Nonostante l’andamento negativo della borsa milanese nella seduta odierna, il titolo Telecom Italia è il migliore dell’indice FTSE MIB con un rialzo del 2,82% a 0,7305 euro. Considerando la performance odierna, Telecom Italia sta guadagnando il 12% circa nelle ultime tre sedute. Due giorni fa toccò il minimo più basso dal 1997 a 0,6515 euro (senza considerare le rettifiche dei dividendi).

RISULTATI TELECOM ITALIA PRIMO TRIMESTRE 2012

Al momento il titolo non sembra essere oggetto di interesse di investitori stranieri. Carlos Slim Helu, ad esempio, il magnate messicano delle tlc, sembra intenzionato a investire in paesi europei al momento considerati poco rischiosi come Olanda e Austria in attesa di capire il futuro della moneta unica. Inoltre, a frenare l’entusiasmo dei possibili compratori c’è anche l’enorme debito del gruppo italiano, che si aggira intorno ai 40 miliardi di euro. Intanto, Bernabè ha negato qualsiasi ipotesi di fusione con Mediaset.

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