Borse aprono male. Pesa la nuova tensione Usa-Cina

 Borse in negativo in apertura del mercato europeo, dopo la nuova tensione Usa-Cina alimentata di nuovo dalle parole di Donald Trump. Al contempo Argentina e Turchia si trovano di fronte ad una nuova fase delle loro crisi finanziarie interne, con le rispettive valute un caduta libera.

Le borse europee

Le borse europee sono tutte in sofferenza, con Milano che perde lo 0,2%, Francoforte lo 0,7%, mentre Londra va giù dello 0,45% e Parigi dello 0,34%. A Zurigo la flessione è dello 0,77%. Anche l’Asia va male, con Tokyo che chiude a -0,02%, Sydney a -0,5% e Hong Kong a 0,88%. Shanghai va giù dello 0,5% e Shenzhen dell’1,2%. New York è andata in perdita, con il Dow Jones a -0,5% e il Nasdaq a -0,26%.
Tutto dopo le nuove esternazioni di Trump, che secondo fonti informate, vuole applicare nuovi dazi contro le merci cinesi per quasi 200 miliardi dollari. La Cina potrebbe entrare in sofferenza, stando agli indici manufatturieri delle Pmi, che si avvicina alla soglia critica dei 50 punti.

Trump non si limita ai dazi e paventa il ritiro degli Usa dall’Organizzazione mondiale del commercio. Inoltre ha rifiutato le proposte della UE sull’azzeramento dei dazi.
Il fronte valutario segna nuovi movimenti della Banca centrale argentina che alza il costo del denaro del 15%, portando i tassi al 60%. In Turchia nuove voci sulle dimissioni del vicegovernatore della Banca centrale.