Borse mondiali aprono deboli. Colpa della guerra commerciale

 Anche questa giornata comincia male per le borse mondiali e europee, dopo le voci provenienti dall’America sui dazi. Voci che non diradano dubbi e nubi, sul futuro del commercio mondiale. Trump fa il duro, il suo consulente economico, Larry Kudlow, smorza i toni.

Le borse europee

Si inizia così cotto tono, dopo che Wall Street ieri ha chiuso con il Dow Jones a -0,68%, e il Nasdaq è crollato dell’1,54%. Tokyo ha chiuso sulla parità, con il Nikkei a -0,01%, ma Hong Kong è crollata di un netto 1,82%.

Ora le borse europee (10:53 CEST) girano in negativo. Milano perde lo 0,24%, Londra lo 0,16%, Francoforte lo 0,39%, Parigi lo 0,14% e Zurigo lo 0,20%.

Lo spread italiano segna un leggero incremento, inferiore al punto percentuale, appena sotto quota 250 punti base, con rendimento decennale al 2,81%.

Sul fronte valutario c’è poco da segnalare. L’euro è in area 1,1551 dollari e 127,41 yen. Continua a scendere il yuan cinese sul dollaro, a 6,596 sul biglietto verde (-0,6%), in risposta ai dazi di Trump.

Giornata di dati

Molti i dati macroeconomici di oggi. Verranno pubblicati quelli sull’inflazione italiana, tedesca e spagnola, e ci sarà il bollettino economico della BCE.

Intanto scende il petrolio, sui mercati asiatici. Wti a 72,44 dollari, Brent a 77,42 dollari. Oro sempre giù a 1.251 dollari l’oncia, con una perdita netta, questo mese, del 3,6%.