Su cosa investire nel 2013 secondo Morgan Stanley

 La banca americana Morgan Stanley ha diffuso un report contenente indicazioni sul trend macroeconomico globale e sulle opportunità di investimento relative alle principali asset class per il prossimo anno. Gli esperti della banca a stelle e strisce sono convinti che nel 2013 i mercati azionari potranno crescere a doppia cifra, grazie al fatto che le valutazioni attuali sono scese su livelli minimi, ma anche perché si prospetta una ripresa economica, un miglioramento del sentiment degli investitori e una crescita degli utili societari.

Morgan Stanley guarda con interesse al mercato azionario europeo, ma la view positiva potrebbe anche cambiare in caso di pericolose ricadute dell’economia e della crisi dei debiti sovrani. Infatti, la banca ha delineato tre possibili scenari: il primo prevede un progresso del 13% dell’indice Msci Europe in un contesto di crescita economica moderata; il secondo è uno scenario fortemente bullish, con una crescita dei mercati azionari europei del 40%; il terzo è uno scenario molto negativo, che vede l’indice Msci Europe perdere fino al 26%.

Secondo gli analisti della banca americana, però, gli ultimi due scenari sono meno probabili rispetto al primo. In linea generale, Morgan Stanley consiglia di investire maggiormente sulle azioni, piuttosto che sui titoli di stato o le commodity. Gli esperti della banca stimano una crescita degli utili per azione del 5% nel 2013 e del 9% nel 2014. I mercati azionari europei vengono preferiti rispetto ai mercati americani, in quanto nel vecchio continente le valutazioni sono ancora molto basse e potrebbe esserci una forte rivalutazione soprattutto in caso di rimbalzo dell’economia.

Morgan Stanley consiglia di sovrappesare il settore auto e quello farmaceutico, grazie all’esposizione sui mercati emergenti ad alta crescita. Tra le azioni preferite troviamo Bmw, Volkswagen, Sanofi, Roche e Novartis. I settori che la banca americana preferisce sottopesare in portfolio sono quelli delle telecomunicazioni e delle utilities. La banca si aspetta anche la ripartenza dei merger and acquisition. Tra i settori più interessanti sui quali investire troviamo anche quello dei Metals&Mining, che da dicembre 2010 ha perso quasi il 40%.

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