Trimestrale Apple positiva

 Nel corso del primo trimestre fiscale, Apple ha comunicato di aver conseguito un utile netto di 13,08 miliardi di dollari, contro i 13,06 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, quando la società californiana aveva conseguito dei conti record. Soddisfazione è stata espressa dai principali stakeholders, che hanno potuto gioire del forte incremento dei profitti e dei ricavi, rispettivamente in aumento del 18 per cento e del 73 per cento su base annua.

In particolare, il fatturato è cresciuto del 18 per cento a 54,5 miliardi di dollari, di poco sotto le stime degli analisti, pari a 54,73 miliardi di dollari. In particolare, nel periodo in considerazione il gruppo avrebbe venduto 47,8 milioni di iPhone (+29 per cento), 22,9 milioni di iPad (+49 per cento), 4,1 milioni di Mac (-21 per cento) e 12,7 milioni di iPod (-18 per cento).

Nel corso delle ore successive alla comunicazione dei dati – di certo non negativi – le azioni Apple sono state protagoniste di una serie di vendite significative, con una capitalizzazione ridotta di 175 miliardi di dollari, cui ha fatto seguito un rimbalzo delle quotazioni parziale (vedi anche Strategia Apple 2013).

A generare preoccupazione non sono stati i dati consolidati, quanto soprattutto le stime di crescita sulla società: gli analisti scommetono in altri termini che Apple non riuscirà a replicare il passo di espansione già sperimentato negli ultimi anni, a principale causa della concorrenza esercitata da Samsung e da Google, e dalla mancanza di nuovi prodotti innovativi all’orizzonte.

Prodotti “incredibili”, tuttavia, sarebbero stati preannunciati dall’attuale amministratore delegato, Tim Cook, che nel corso della conference call ha aperto i campi per grandi aspettative future. È probabile che dietro queste premesse possa celarsi il possibile ingresso nel settore dei televisori, del lancio di un iPhone economico per i mercati emergenti, o ancora l’introduzione di un servizio integrato per i pagamenti via web.

Nei prossimi giorni torneremo sulle trimestrali americane di principale riferimento e, in particolar modo, su quelle legate al mondo della tecnologia e dell’informatica.

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