Wall Street crolla e le altre vanno in scia. Crolla anche il petrolio. Stabile lo spread

 Ore 12.45. Ieri il crollo di Wall Street, stamattina quello asiatico, e oggi tocca alle borse europee. Giornata pesante per New York ieri, con il Dow Jones che ha lasciato sul campo il 2,11% e il Nasdaq il 2,27%. Malissimo Tokyo questa mattina, con la chiusura a -1,82%. Dopo una brutta partenza, Milano ora guadagna lo 0,33%. Le altre grandi d’Europa sono alternate, con Londra che ora perde lo 0,46%, Parigi riesce a recuperare appena sopra la Parità come Francoforte che però poi rimbalza a +0,44%. Zurigo è appena sotto la parità.

Per Wall Street si tratta del peggior dicembre dagli anni 80, con i mercati preoccupati dal possibile rialzo dei tassi della Federal Reserve. Oggi e domani la banca centrale si riunisce, e questo pesa sui mercati americani.

Trump contro Powell

Continua lo scontro tra Trump e il presidente della Fed dunque, con continue critiche da parte della Casa Bianca. Trump, attraverso twitter, ha definito “incredibile” una nuova stretta visto il “dollaro molto forte”. Per il presidente anche solo pensare ad un inasprimento della politica monetaria da parte di Powell è inconcepibile.
Intanto lo spread risale leggermente a 270 punti, mantenendo stabile il rendimento decennale al 2,93%. Anche l’euro resta stabile a 1,1340 dollari e 127,67 yen.

L’economia europea però va male, con la Germania che vede ancora in flessione l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese. Anche l’Ocse vede il Pil dei paesi G20 giù dello 0,8% nel terzo trimestre dell’anno.

Prezzo del petrolio sempre debole, con il Wti a 47,84 dollari al barile (-$2) in apertura, con una risalita durante la seduta a 48,40 dollari (-2,97% rispetto a ieri). Il Brent scende del 2,94% a 57,86 dollari.