Barack Obama mette ordine nel mercato delle carte di credito

 Per evitare una nuova “bolla subprime” anche sulle carte di credito, ma per tutelare altresì come si deve i consumatori americani, Barack Obama, dopo l’approvazione da parte del Congresso, ha firmato una Legge che apporta quel giro di vite necessario nei confronti di quegli operatori del mercato delle carte di credito che in questi ultimi anni hanno letteralmente taglieggiato le famiglie con tassi troppo elevati, commissioni non sempre frutto di norme trasparenti, e penali di ogni genere non sempre commisurate alle “violazioni” del cittadino. Da un lato con la Legge gli operatori non potranno più applicare metodi irresponsabili a carico dei titolari delle carte, come ad esempio quelli di alzare e non di poco i tassi già al primo ritardo nel pagamento; dall’altro si punta nello stesso tempo a responsabilizzare le famiglie sull’uso razionale e responsabile del “denaro di plastica“. Basti pensare che negli Stati Uniti circa otto famiglie su dieci hanno una carta di credito; ma sono quelle stesse famiglie pagano ogni anno la bellezza di quindici miliardi di dollari di commissioni a seguito spesso di contratti ed azioni poco trasparenti sulle quali, ora, le società che continueranno a perseverare ne dovranno rispondere dinanzi alla Legge.

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