Consumi, in arrivo stangata autunnale

Una stangata relativa ai consumi autunnali aspetta gli italiani. Ancora una volta le famiglie si troveranno ad avere a che fare con prezzi più alti in diversi comparti della vita quotidiana.

Stangata sui consumi in autunno

Tutto ciò a prescindere dall’andamento dell’inflazione, considerato accettabile. Purtroppo in questi mesi si concentreranno diverse problematiche relative alla gestione passata dei consumi e delle tariffe. Basta prendere in considerazione quanto aumenteranno le bollette, in media, per gli italiani al netto dei consumi.

Come accaduto dall’attacco della Russia in Ucraina, è il settore energetico quello che continua a pesare di più sulle tasche degli italiani. E il Codacons ha calcolato che saranno circa 170 euro per nucleo familiare le maggiorazioni previste, ipotizzando i già annunciati aumenti delle tariffe del 15% nell’ultima parte di quest’anno. È una previsione, questa, nella quale l’associazione calcola il possibile aumento della domanda di gas legato alle stagioni.

Quando parliamo di consumi, un altro settore che fa soffrire gli italiani è quello alimentare. Qui i rincari in autunno porteranno a un aumento di ben 130 euro in più rispetto all’ultimo quadrimestre dello scorso anno. Dobbiamo sottolineare che da questo calcolo sono state escluse le feste natalizie, che rappresentano una voce di spesa a parte.

I rincari relativi ai beni alimentari, quando si parla di consumi, rappresentano una delle voci che incidono di più sul bilancio familiare. Essi dipendono da aumenti che avvengono su più livelli, partendo dalla produzione vera e propria fino ad arrivare alla vendita al dettaglio.

Attenzione agli aumenti nel settore scolastico

Al netto della mancanza attuale di emergenza, e pensando a un’inflazione abbastanza sotto controllo, vi sarebbe la necessità di controllare perché vi siano questi aumenti “indiscriminati”. Vi sarebbe la necessità di maggiore controllo generale, che non solo sarebbe utile per aiutare i consumatori a gestire le proprie spese, ma che consentirebbe di spingere i produttori a non cercare la speculazione per guadagnare di più, ma a stabilire un corretto ciclo di compravendita. Qualcosa di molto più in grado di fidelizzare il cliente rispetto a un aumento dei prezzi.

Pensando all’autunno, la crescita dei consumi è legata anche all’inizio della scuola, soprattutto per quanto riguarda le famiglie con figli. Sono infatti previste maggiori spese per il materiale scolastico e una spesa di circa 1.250 euro in più per la scuola superiore. Si parla di aumenti che vanno dal 3,8% sui libri di testo al 5% per la cancelleria.

E non abbiamo nemmeno chiamato in causa le conseguenze dei dazi sull’economia e sui prodotti. Questo turno, come ogni anno, ci troveremo davanti ad aumenti. Forse è ora di fermarsi e mettere a punto una strategia, onde evitare che questa storia continui a ripetersi.