Dow Jones Industrial Average: niente panico, pitchfork all’opera

 Ieri abbiamo fatto riferimento ad una situazione di tenuta sull’indice Dow Jones, punto di riferimento per tastare il polso della Finanza Mondiale. Anche se l’affermazione può sembrare azzardata quando anche i telegiornali parlano di sell-off e panico sui mercati (ed in Italia succede solo nei momenti peggiori, quando la bufera è già in corso da un pezzo) guardando effettivamente oltreoceano ci si rende conto che il quadro tecnico non è sicuramente paragonabile a quello italiano.

Il FTSE-Mib sta per sfiorare i minimi del 2009, mancati di poche centinaia di punti indice assimilabili a veramente pochi tick, ma il Dow Jones è ben distante dal bottom di riferimento coincidente con la partenza dei cicli annuali su tutti i Mercati.

La pitchfork viola nell’immagine ha dettato il cammino dell’indice negli ultimi 2 anni e mezzo praticamente, ed ancora una volta è fondamentale in un momento difficile per fare ordine sul grafico ed eliminare tutto quello che non serve. Il crollo iniziato con il doppio massimo decrescente disegnato tra Maggio e Luglio 2011 ed il sorpasso veloce della media mobile a 200 ore insieme alla perdita della statica a 11372 (che per la verità ha perso la sua valenza operativa) non sono certo segnali buoni, ma il rimbalzo preciso sulla dinamica viola disegnata con il sistema delle pitchfork è una questione da non sottovalutare e da continuare a monitorare durante la prossima ottava. Non si può certo parlare di up-trend al momento, ma anche l’orso potrebbe tornare in letargo lasciando spazio ad una fase intermedia che precede il recupero dei Mercati mondiali.

Sicuramente i minimi del 2009 sono ancora lontani e i trader USA, per quanto spaventati (e stressati) dagli ultimi movimenti dell’indice tengono conto di questo fattore nella valutazione del medio-lungo periodo, così come ha fatto Buffet per i suoi investimenti multi-decennali.

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