Coronavirus, le scuse della Von der Leyen all’Italia

L’Italia è una delle nazioni più colpite dagli effetti del Coronavirus sia in termini sociali che economici ed è stata anche la prima a dover combattere con questo demone: dopo dichiarazioni tutt’altro che accettabili, arrivano ora le scuse nei confronti del nostro paese del presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Europa chiamata a dare risposta valida a emergenza

Si tratta di un’emergenza senza precedenti e ci si aspetta che vi siano  delle discrepanze nel modo in cui affrontare la pandemia da Coronavirus da un punto di vista finanziario, ma per far sì che l’Unione Europea tenga è necessario comprendere che davanti a simili problematiche il vecchio modello geopolitico è superato e che vi sia necessità di agire uniti nell’interesse di tutti.

Il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen inizia il suo mea culpa, presentato attraverso una lettera, sottolineando come in “troppi hanno pensato solo ai problemi di casa propria” nel momento in cui è iniziata l’emergenza. Un comportamento che definisce “dannoso” e che “poteva essere evitato“: ora però, sottolinea, l’Europa ha capito l’errore ed ha cambiato passo. Sia il premier Giuseppe Conte che il ministro delle Finanze Roberto Gualtieri hanno fatto sentire la loro voce nei giorni scorsi, sottolineando gli errori dell’Unione Europea e proponendo soluzioni.

L’Italia è stata colpita molto duramente dall’epidemia e di questo la Von der Leyene sembra esserne cosciente davvero per la prima volta nel momento in cui sottolinea quante vittime vi sono state, la disperazione del personale sanitario e la difficoltà ad andare avanti della popolazione per via della quarantena. Ma è stata anche una delle prime a reagire. Sottolinea infatti la donna:

L’Italia è diventata anche la più grande fonte di ispirazione per noi tutti. Migliaia di italiani – personale medico e volontari – hanno risposto alla chiamata del governo e sono accorsi ad aiutare le regioni più colpite. Le industrie della moda ora confezionano mascherine protettive, i produttori di amaro imbottigliano disinfettante per mani. La musica dai balconi ha riempito le strade deserte – scaldando i cuori di milioni di persone.

Cosa sta cambiando in Europa

Il presidente della Commissione Europea nella sua “lettera di scuse” ci tiene a confermare come l’Europa abbia cambiato passo e abbia fatto “tutto il possibile per portare i Paesi europei a ragionare come una squadra e assicurare una risposta coordinata a un problema comune“. E spiega che la Commissione “non ha lasciato nulla di intentato per aiutare l’Italia e continuerà a fare ancora di più“. L’emergenza dettata dalla pandemia di Coronavirus è una “prova per l’Europa che non possiamo fallire“. Ed è stato quindi predisposto che “ogni euro ancora disponibile nel bilancio annuale dell’Unione Europea” venga speso per affrontare la crisi.