Paradisi fiscali: la lotta continua

 Dopo la consegna agli Stati Uniti, da parte di Ubs, di 4.450 nomi di correntisti americani, adesso anche la Francia ottiene da tre istituti di credito elvetici i nominativi di 3mila contribuenti (per un valore di 3 miliardi di euro). Così anche il governo francese ha bruscamente intensificato la sua lotta contro l’evasione fiscale ed ha aumentato la pressione sugli evasori.

Abbiamo recuperato i nomi di 3.000 contribuenti titolari di conti correnti in paradisi fiscali e banche svizzere – ha rivelato il ministro del Tesoro Eric Woerth -, di cui una parte equivale molto probabilmente a un’evasione fiscale.

Chi ha la “coda di paglia” é bene che regolarizzi la propria situazione entro il 31 dicembre, perché dopo quella data il controllo fiscale sarà più rigoroso e per gli evasori scatterà il sequestro giudiziario.

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