La Cina si scaglia contro la politica monetaria della Fed

 Liu Mingkang, numero uno dell’organismo di controllo delle banche cinesi, ha espresso una forte critica nei confronti della politica valutaria adottata dalla Federal Reserve, ritenuta fin troppo rischiosa: i tassi di interesse sarebbero eccessivamente bassi, provocando un indebolimento del dollaro e incentivando la speculazione. In Cina sono in molti a guardare con sospetto alla moneta verde indebolita. In effetti, bisogna tener conto che un tasso di cambio sfavorevole rappresenta un danno per le esportazioni; inoltre il paese asiatico è il primo creditore degli Stati Uniti, a seguito soprattutto dell’ingente acquisto, in passato, di titoli di stato americani. Il vertice Apec di Singapore ha visto proprio Cina e Usa divisi su questi temi: in particolare, gli scontri più accesi hanno riguardato i tassi di cambio da adottare per lo yuan e le politiche protezionistiche, fortemente criticate dal premier cinese Hu Jintao.

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