La Confesercenti lamenta una eccessiva pressione fiscale

 La denuncia è stata davvero forte: Marco Venturi, numero uno della Confesercenti, si è scagliato contro i nuovi aumenti della pressione fiscale, preferendo puntare su una vera e propria spallata alla spesa pubblica per far ripartire l’economia italiana. Si è trattato di uno dei punti più interessanti della relazione del presidente all’assemblea annuale di questa confederazione. In effetti, sempre secondo il punto di vista di Venturi, ogni riforma potrebbe essere resa vana dalla continua perdita di occupazione, quindi è più che mai urgente porre un freno alla spesa. Un plauso, comunque, è giunto nei confronti della cosiddetta spending review, un intervento che viene ritenuto utile e che rappresenta un passo in avanti decisivo oltre ai soliti provvedimenti tributari.

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Ma tutto questo non è ancora sufficiente per potersi ritenere davvero soddisfatti. Quello che serve, infatti, sono le risorse da mettere in campo per lo sviluppo. La Confesercenti è sicura che il tempo rimasto a disposizione sia ormai troppo poco, dunque un’accelerazione alle misure si impone più che mai. C’è stato spazio anche per un commento sulla riforma del mercato del lavoro, con Venturi che ha auspicato non si insista sull’aumento dei costi e sui nuovi appesantimenti dal punto di vista burocratico.

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Quello che vuole l’associazione, insomma, è una maggiore attenzione nei confronti delle piccole e medie imprese, visto che non è più possibile sopportare le continue richieste di oneri contributivi e previdenziali: il gravame che tutte le aziende devono sopportare nel corso dell’anno è pari a circa 160 miliardi di euro, senza dimenticare i cosiddetti “prelievi occulti”. L’assemblea della Confesercenti è stata poi impreziosita dal messaggio inviato dal viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, il quale ha ricordato gli impegni assunti dal governo e la volontà di fare di più, a causa delle enormi difficoltà che attualmente vivono le imprese, in particolare quelle più piccole.

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