Decreto Sviluppo: le novità sui mutui a tasso variabile

 Il Decreto Sviluppo varato ieri dal Consiglio dei Ministri è stato paragonato a una nuova finanziaria: la carne al fuoco è davvero molta, vengono trattati temi come il precariato, i controlli amministrativi e i bonus fiscali, ma la rinegoziazione dei mutui immobiliari merita un cenno più approfondito. In effetti, il testo prevede che si possano rinegoziare i mutui in questione fino a 150mila euro. Più precisamente, il mutuatario avrà tempo fino al 30 aprile del 2012 per chiedere questa rivisitazione del tasso, ma la richiesta può avvenire soltanto in presenza di un Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) che non è superiore ai 30mila euro. In questo modo, il tasso stesso diventa fisso per la durata residua del contratto. Si tratta della risposta del governo al rialzo dell’Euribor, il quale minaccia di accrescere le difficoltà delle famiglie italiane. Queste disposizioni, inoltre, includono anche le operazioni conseguite per l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile a un tassi variabile “puro”.

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