Islanda: Grimsson allontana i paragoni col caso irlandese

Gli sconquassi finanziari che stanno inaridendo le verdi colline irlandesi hanno fatto tornare alla mente il caso dell’Islanda; il crollo a picco della corona e gli ingenti aiuti stanziati dall’Fmi sono dei ricordi ancora vivi, ma il presidente Olafur Ragnar Grimsson non vuole sentir parlare di un accostamento al caso dell’Irlanda. Secondo lo stesso Grimsson, infatti, la nazione scandinava beneficerebbe attualmente di una importante decisione del governo di Reykjavik, il quale ha consentito alle banche di fallire già due anni fa. Questa “libertà di default” è dunque l’elemento determinante, in grado di consentire alla piccola repubblica di gestire nel migliore dei modi i conti di Icesave e i 4,6 miliardi di dollari elargiti dal Fondo, denaro che ha rimesso in moto l’economia. Il consiglio del presidente islandese nei confronti degli obbligazionisti delle banche europee, infine, è quello di prepararsi psicologicamente ad accettare le perdite, visto che gli elettori sono sempre più riluttanti a finanziare i fallimenti.