Italia rapporto deficit/pil al 2,9% nel 2012

 Nonostante la prolungata recessione, la disoccupazione record, il crollo dei consumi e la crisi del mattone, in Italia c’è da segnalare anche qualche buona notizia. Il rapporto deficit/pil è migliorato al 2,9% nel 2012 e le entrate sono cresciute più delle uscite. Tuttavia, c’è da sottolineare ancora una volta una pressione fiscale su livelli record. Nell’ultimo trimestre del 2012 c’è stato un aumento di 1,5 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che ha fatto schizzare la pressione fiscale al 52%.

Complessivamente nel 2012 la pressione fiscale è stata pari al 44%, in rialzo dell’1,4% rispetto a dodici mesi prima. Da quando hanno preso inizio le serie storiche omogenee dell’Istat nel 1990, è il valore più alto mai registrato in Italia. Lo scorso anno il rapporto tra l’indebitamento netto e il prodotto interno lordo – senza contare però le operazioni di swap che hanno avuto un peso inferiore ai due miliardi – è migliorato rispetto a dodici mesi prima. Infatti, il deficit si è attestato al 2,9% del pil dal 3,7% del 2011.

SPREAD AUMENTA COSTO DEL CREDITO DELLE IMPRESE

Il risultato è molto buono, in quanto porta il parametro appena sotto l’asticella del 3% da rispettare secondo i recenti agggiornamenti ai trattati europei in materia fiscale. In base ai parametri imposti da Bruxelles si arriva comunque a un rapporto del 3%, in quanto vanno incluse anche le operazioni sui derivati. Ad ogni modo questa situazione è strettamente collegata anche allo sblocco dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese. Si tratta di un controvalore che si aggira intorno ai 40 miliardi di euro, che farebbe senza dubbio aumentare il deficit di bilancio.

COME GUADAGNARE NELL’ERA DELLO SPREAD

Già domani è attesa la riunione del Consiglio dei Ministri, che dovrebbe approvare il decreto legge per sbloccare i debiti della P.A. Per l’anno in corso il governo italiano si aspetta che il rapporto deficit/pil possa scendere al 2,4%, ma con lo sblocco dei debiti della P.A. si salirebbe immediatamente al 2,9%. Nell’ultimo trimestre del 2012 l’avanzo primario è stato di 17,9 miliardi. Complessivamente nel 2012 le entrate sono aumentate del 2,5%, mentre le spese dello Stato sono cresciute solo dello 0,7%.

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