Jp Morgan apre alle proposte di Obama sul proprietary trading

 Si è parlato molto in questi giorni delle importanti leggi che il presidente statunitense Barack Obama intende applicare in ambito finanziario: qualche primo timido segnale di apertura sta finalmente arrivando, anche se bisogna considerare che si tratta di una riforma del sistema piuttosto innovativa e non vista sotto una buona luce da tutti gli attori. Il battito del colpo è giunto da Jp Morgan, la seconda maggior banca di tutto il paese, intenzionata a chiudere in maniera definitiva il proprio comparto che si occupa del cosiddetto “proprietary trading” (l’attività realizzata con scorte commerciali, obbligazioni e strumenti derivati che l’istituto crea solo per sé). L’indiscrezione di Bloomberg ha messo in luce i dettagli di questa importante novità. In effetti, tutti gli uffici della banca newyorkese verranno chiusi, in modo da venire incontro alle richieste più urgenti dello stesso Obama: dalla Casa Bianca sono giunte spesso affermazioni contro tale pratica, tanto che le nuove leggi prevedono misure piuttosto restrittive.

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