JP Morgan, investire in Italia ora

Per JP Morgan, o meglio per il suo CEO Jamie Dimon, questo è il momento giusto per investire in Italia: è questo il succo dell’intervista concessa dall’economista al Sole 24 Ore, nella quale l’uomo sottolinea come la situazione nel nostro paese sia differente rispetto al passato e quindi valga la pena credere nelle nostre possibilità.

Nuova inchiesta su Jp Morgan

 Una nuova inchiesta si sta aprendo intorno a Jp Morgan: una delle più importanti banche d’affari del mondo, e il suo chief executive officer Jamie Dimon, sono infatti terminate nel mirino di un’altra autorità federale, la Ferc. L’agenzia – pur meno nota rispetto alle “colleghe” – è l’ente che monitora i mercati energetici, e sta accusando l’istituto finanziario di aver manipolato prezzi e false dichiarazioni.

Spread a 300 ma Jp Morgan è positiva sui Btp

 La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata all’insegna della lettera sulle principali piazze europee. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB segna un ribasso dello 0,45% a 16.556 punti, mentre lo spread Btp-Bund è a 297 punti base. In attesa della riunione dell’Eurogruppo, in programma questo pomeriggio a Bruxelles per discutere dei piani di salvataggio di Grecia e Cipro, a Piazza Affari i riflettori sono puntati soprattutto sul settore bancario, all’indomani delle dichiarazioni di Visco e Saccomanni all’Assiom Forex di Bergamo.

Derivati Milano depositata sentenza condanna per 4 banche

 Nella sentenza relativa alla vicenda dei derivati finanziari del Comune di Milano, il giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Milano, Oscar Magi, ha scritto che “il Comune di Milano, pur essendosi dichiarato in una precedente operazione ‘operatore qualificato’, non aveva, con tutta evidenza, una caratura finanziaria e commerciale tale da garantire la corrispondenza tra tale dichiarazione e la realtà: le banche, quindi, avrebbero dovuro rendersi conto di tale situazione e non approfittarsene”. La sentenza era attesa da tempo e non lascia scampo alle banche coinvolte.

Saipem profit warning 2013

 E’ stata una giornata di passione ieri in borsa per il titolo Saipem, che ha chiuso la seduta con una flessione del 3,52% a 30,45 euro, toccando il minimo più basso degli ultimi venti giorni circa a 30,27 euro. A mettere sotto pressione l’andamento del titolo della società petrolifera milanese sono state varie notizie negative, a partire dai rumors relativi al collocamento di 9,97 milioni di azioni (2,3% del capitale) che Bank of America Merrill Lynch avrebbe effettuato per conto di un cliente istituzionale in un range di prezzo tra 30,65 euro e 31,56 euro per azione.

Risultati 2012 Jp Morgan

 Jp Morgan chiude il 2012 con un record di utili. Stando a quanto afferma una nota da parte dell’istituto di credito newyorkese, nel corso del quarto trimestre i profitti netti sarebbero ammontati a quota 5,7 miliardi di dollari, contro i 3,7 miliardi conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono stati i risultati conseguiti dalla società, e in che modo – pertanto – sia possibile esprimere qualche valutazione sull’esercizio appena conclusosi.

Intesa SanPaolo bocciata da Jp Morgan a “underweight”

 Giornata positiva per Piazza Affari, che in mattinata aveva mostrato invece una certa indecisione. Il ritorno della positività sta spingendo nuovamente al rialzo i titoli bancari. Intesa SanPaolo mostra un guadagno dell’1,07% a 1,419 euro, poco sotto i massimi di giornata posti a 1,425 euro. Ieri il titolo ha toccato quota 1,447 euro, salendo sui livelli più alti da marzo 2012. Tuttavia, oggi c’è da registrare una notizia poco confortante per Intesa SanPaolo, ovvero il downgrade di Jp Morgan sul rating. La banca americana ha abbassato la raccomandazione a “underweight”.

Derivati Comune di Milano, condannate quattro banche

Negli scorsi giorni il giudice di Milano Oscar Magi ha condannato quattro banche (Deutsche Bank, Ubs, Jp Morgan e Depfa Bank) ad una pena pecuniaria a causa della presunta truffa da 100 milioni sui derivati stipulati dal Comune di Milano nel 2005. Ha così termine uno dei primi e più rilevanti processi su scala continentale riguardo alla vendita di derivati a enti territoriali, in grado – probabilmente – di fungere da apripista ad altre pronunce in materia. Vediamo allora quali sono le principali considerazioni che hanno supportato la sentenza del tribunale milanese.

Jp Morgan trimestrale positiva

 Jp Morgan, una delle più importanti banche d’affari del mondo, ha annunciato i risultati relativi al terzo trimestre dell’anno. Un periodo, quello appena conclusosi, che si è caratterizzato per un incremento dell’utile netto piuttosto significativo, con un livello superiore a quello delle attese. La società guidata da Jamie Dimon sorprende pertanto le stime dei principali osservatori dei mercati finanziari, rilanciando l’ottimismo sul futuro a breve termine e, in particolar modo, sugli auspici di una inversione di tendenza del mercato immobiliare.

Settore banche americane 2012

 Secondo quanto affermano alcune recenti indagini compiute sul settore bancario americano, nel corso del 2012 i sei più grandi istituti di credito degli Stati Uniti avrebbero ottenuto il miglior risultati dal picco toccato nel corso del 2006, quando i profitti toccarono quota 83 miliardi di euro. E, nonostante i risultati previsionali per il 2013 siano ancora ottimistici, Wall Street non sembra essere pienamente convinta dal futuro a breve e medio termine del settore creditizio.

Brusco calo degli utili per JP Morgan

 JP Morgan Chase, la principale banca statunitense per attività, ha chiuso il quarto trimestre del 2011 con un profondo calo degli utili netti, assestati a quota 3,73 miliardi di dollari (equivalenti a 90 centesimi per azione) contro i precedenti 4,83 miliardi di dollari conseguiti nello stesso periodo di un anno fa: una contrazione della redditività che era stata ampiamente attesa dagli osservatori finanziari locali e internazionali, ma che ha comunque creato ben più di qualche malumore tra gli stakeholders della corporate americana. 

Per quanto riguarda il business della società, la compagine ha affermato che il giro d’affari nel quarto trimestre 2011 è rimasto pressochè stabile, intorno ai 22,3 miliardi di dollari. Risultati che non hanno soddisfatto – come abbiamo già osservato – i principali stakeholders (primi tra tutti, i più importanti azionisti dell’azienda) e che hanno sostanzialmente costretto il chief executive officer James Dimon a sbilanciarsi in un commento a caldo, con il manager che ha affermato come i risultati siano stati “abbastanza deludenti”.