Bank of America utile terzo trimestre 2012

Il gruppo Bank of America ha comunicato i risultati relativi al quarto trimestre del 2012, periodo conclusosi con un margine di interesse di 9,93 miliardi di dollari – in flessione rispetto ai 10,7 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2011. Una nota diffusa dalla società afferma come i ricavi totali del gruppo, al netto delle spese per interessi, sono stati pari a 18,66 miliardi di dollari, contro i 24,88 miliardi di dollari conseguiti nel quarto trimestre 2011.

Settore banche americane 2012

 Secondo quanto affermano alcune recenti indagini compiute sul settore bancario americano, nel corso del 2012 i sei più grandi istituti di credito degli Stati Uniti avrebbero ottenuto il miglior risultati dal picco toccato nel corso del 2006, quando i profitti toccarono quota 83 miliardi di euro. E, nonostante i risultati previsionali per il 2013 siano ancora ottimistici, Wall Street non sembra essere pienamente convinta dal futuro a breve e medio termine del settore creditizio.

Bank of America paga 2,43 mld USD per class action

 L’istituto statunitense Bank of America ha chiuso un contenzioso miliardario scegliendo la strada più breve e, forse, più indolare. L’azienda ha infatti accettato di pagare 2,43 miliardi di dollari per chiudere la class-action intentata nel 2009 nei confronti della compagnia in relazione all’acquisizione di Merrill Lynch, che risale all’anno prima. A ben vedere le basi storiche, si tratterebbe di uno degli accordi più onerosi di sempre sul fronte delle azioni di classe per frode finanziaria.

Julius Bar compra asset Merryll Lynch

 La società svizzera Julius Bar ha reso noto di aver acquistato le attività straniere (cioè, quelle localizzate al di fuori degli Stati Uniti) di Merryll Lynch. In seguito alla straordinaria transazione di integrazione, nascerà un colosso con una massa di raccolta amministrata che si avvicina ai 250 miliardi di franchi. Ma vediamo insieme quali sono tutti i retroscena di questa maxi operazione, e in che modo cambierà il mercato del risparmio internazionale, in questo nostro approfondimento sul tema.

Via libera all’offerta pubblica di Brunello Cucinelli

 Il prospetto informativo dell’offerta pubblica iniziale di Brunello Cucinelli a Piazza Affari ha atteso con pazienza il proprio semaforo verde, ma ora questo countdown sembra proprio finito: in effetti, il periodo di tempo che è stato fissato in questo senso dalla Consob è quello compreso tra i prossimi 16 e 27 aprile. L’azienda umbra, celebre soprattutto per le sue attività nel settore tessile (celebre è la specializzazione nel cashmere), coinvolgerà circa venti milioni di titoli azionari ordinari, un totale che corrisponde a un terzo del capitale sociale se si vuole proprio essere precisi e puntigliosi. La quotazione vera e propria, invece, ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte di Borsa Italiana appena tre giorni fa.

Bofa e ML investono in Unicredit e Barclays

 Il pericolo recessione nell’area Euro non è del tutto svanito con i recuperi dell’azionario e con il ridimensionamento dello spread, ma il quadro generale è molto diverso rispetto a qualche mese fa’. L’andamento del FTSE-Mib conferma la volontà di cambiamento con il Governo Monti che da più parti è stato lodato per il lavoro svolto e per le aspettative positive di lungo periodo. A sostegno di un quadro che va’ migliorando di mese in mese abbiamo il settore bancario che dal bottom di Novembre scorso ha recuperato il 35% e si dirige verso nuovi top relativi di medio periodo rilanciando anche il settore assicurativo direttamente connesso.

I continui down-grade/up-grade delle agenzie di rating riescono ancora a girare il mercato e cambiare le aspettative; dopo aver screditato il sistema bancario Europeo fino a fargli rischiare il collasso le banche d’affari e le agenzie rivedono le stime e correggono il tiro, anche se il discorso non vale per tutti gli attori del mercato.

Bank of America: l’ad Moynihan prevede tempi turbolenti

 Brian Thomas Moynihan, amministratore delegato di Bank of America, non poteva utilizzare parole più chiare per descrivere il 2012 che attende l’istituto di credito statunitense: in effetti, la lettera di fine anno indirizzata ai dipendenti ha messo in luce la volontà dell’azienda di potenziarsi contro i principali rischi economici e di continuare a migliorare nei mesi a venire. La cultura del rischio finora implementata verrà dunque ulteriormente sviluppata e ogni lavoro verrà posto in essere in funzione dei prossimi tempi, i quali vengono definiti “turbolenti”. Come ha spiegato lo stesso Moynihan, Bank of America sta tentando di semplificare al massimo il proprio modello di business, oltre alla sua organizzazione, continuando a focalizzare l’attenzione sugli assets a basso impatto di rischio.