Su quali small & mid cap europee investire nel 2013 secondo Citi

 Gli esperti della banca d’affari americana Citigroup hanno selezionato 10 titoli di società europee a piccola e media capitalizzazione, che da inizio anno hanno registrato una performance media del 9% e che al momento vengono scambiate a 14,3 volte gli utili stimati nei prossimi 12 mesi. Rispetto alla media a 15 anni queste azioni di small & mid cap trattano con un premio di appena il 5%. Citi sottolinea che le valutazioni correnti potrebbero sembrare già piuttosto elevate, ma gli specialisti dell’istituto di credito statunitense intravedono ancora potenziali margini di upside.

Azioni Generali Assicurazioni ancora troppo care secondo Citi

 Il processo di ristrutturazione societaria avviato la scorsa estate dal nuovo ceo group Mario Greco ha consentito a Generali Assicurazioni di migliorare la redditività e di presentare un bilancio trimestrale superiore alle attese. I risultati raggiunti dal Leone di Trieste non sono passati inosservati agli occhi degli analisti di Citigroup, che però hanno deciso di confermare la loro view negativa sul titolo in quanto ancora troppo caro rispetto ai competitor europei. Eppure Citi ha aumentato le stime sull’eps 2013 a 1,42€ da 1,32€ e sull’eps 2014 a 1,51€ da 1,4€.

Citigroup trimestrale 2013

 Citigroup ha chiuso il primo trimestre 2013 con ottimi risultati. Stando a quanto comunicato dal board societario, infatti, i profitti sono cresciuti del 30 per cento nel corso del primo trimestre dell’anno, andando a toccare i 3,8 miliardi di dollari. Gli utili (escludendo gli oneri legati alla valutazione del proprio debito) sono stati pari a 1,29 dollari per azione, contro attese di 1,17 dollari per azione. Entrate in incremento del 3 per cento a 20,5 miliardi di dollari, oltre le previsioni di 20,17 miliardi di dollari.

Fiat titolo non resterà a lungo sopra 4€ secondo Citi

 La nuova ottava di borsa non si apre nel migliore dei modi per il titolo Fiat, che a Piazza Affari è al momento il peggiore del listino milanese FTSE MIB con un ribasso dell’1,33% a 4,44 euro. A dare una spinta verso il basso alle azioni della casa automobilistica torinese è la conferma della view negativa di Citigroup sul titolo. Gli esperti della banca d’affari americana si chiedono come Fiat riuscirà davvero a ridurre il debito. Il pessimismo di Citi si traduce con un rating “sell” (vendere le azioni).

Apple sui minimi a 10 mesi dopo downgrade Citi

 La banca d’affari americana Citigroup ha deciso di tagliare la sua raccomandazione sul titolo Apple, abbassando sia il rating che il prezzo obiettivo. Secondo gli analisti finanziari di Citi, le azioni della società hi-tech di Cupertino non sono più da comprare. Il rating passa a “neutral” dalla precedente valutazione “buy”. Abbassato anche il target price, che in precedenza era di 675 dollari per azione. La nuova valutazione assegnata da Citi alle azioni Apple è di 575 dollari. Ieri nel pre-market Apple quotava addirittura sotto 500 dollari, poi ha aperto a 508,92 dollari.

Citigroup taglia 11mila dipendenti e vola in borsa

 Il terzo più grande istituto bancario degli Stati Uniti, ovvero il conglomerato finanziario Citigroup, ha annunciato un piano per ridurre la forza lavoro del 4%, allo scopo di abbattere i costi e aumentare l’efficienza. Ciò vuol dire che la banca americana taglierà 11.000 posti di lavoro. Si trata di una decisione in linea con il piano di trasformazione della banca, che il nuovo amministratore delegato Michael Corbat intende portare avanti nei prossimi mesi, dopo aver sostituito a ottobre scorso l’ex ad Vikram Pandit.

Saipem esce dalla lista dei preferiti di Citigroup

 Il titolo Saipem è sotto i riflettori a Piazza Affari, a seguito della notizia di un possibile ribaltone ai vertici della società. E’ stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario intorno alle ore 14,30. Il cda potrebbe portare alla clamorosa uscita di scena dell’attuale amministratore delegato Pietro Franco Tali, che si trova al comando dell’azienda petrolifera milanese ormai dall’anno 2000. Non viene esclusa, però, la possibilità di esclusione anche di altri top manager. Intanto, il titolo Saipem è stato escluso dalla lista di titoli preferiti di Citigroup.

Citigroup utile in forte calo

 Citigroup ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati netti positivi, ma in forte calo. L’utile è infatti precipitato dell’88 per cento, a causa di una serie di oneri legati al valore del proprio debito, e alla cessione della partecipazione nella joint venture di brokeraggio. Vediamo nel maggior dettaglio quali sono stati i risultati economico finanziari conseguiti da una delle principali banche del mondo, e a quanto invece ammontava la stima effettuata dai principali analisti finanziari internazionali, in riferimento al trend assunto da uno dei principali player creditizi mondiali.

Settore banche americane 2012

 Secondo quanto affermano alcune recenti indagini compiute sul settore bancario americano, nel corso del 2012 i sei più grandi istituti di credito degli Stati Uniti avrebbero ottenuto il miglior risultati dal picco toccato nel corso del 2006, quando i profitti toccarono quota 83 miliardi di euro. E, nonostante i risultati previsionali per il 2013 siano ancora ottimistici, Wall Street non sembra essere pienamente convinta dal futuro a breve e medio termine del settore creditizio.

Titolo STM consigliato da Goldman Sachs

 Buone notizie per STM. La società si è infatti vista incrementare il giudizio sul proprio titolo da parte di Goldman Sachs, che ha elevato la raccomandazione da neutral a buy (cioè, comprare) e da parte di Citigroup, da sell a neutral. Due “promozioni” sul campo che hanno conferito un po’ di ossigeno alle azioni di una società che nel corso dell’ultimo mese ha perso circa il 30% della propria capitalizzazione, come principale conseguenza della deludente vicenda ad oggetto la joint venture Ericsson.

Attualmente, i titoli STM sono quotati “a sconto” di circa 15 punti percentuali rispetto all’indice europeo. I giudizi delle due banche d’affari non sono comunque portatori di grandissime novità in merito al target price, anzi. Goldman Sachs ha infatti abbassato l’obiettivo di prezzo da 7,50 euro a 6,30 euro. Citigroup ha proceduto in una simile scelta, contraendo tuttavia di minore significatività il target price, e portandolo da quota 4,60 euro a quota 4,30 euro.

Enel promossa da Citigroup

 Seduta altamente volatile a Piazza Affari; l’ottava corrente entra nella sua seconda metà avviandosi alla conclusione dopo una serie di sedute confuse che si risolvono con un “nulla di fatto”. L’indice oscilla intorno alla parità prossima a 14600 punti, anche se alcuni analisti sono fiduciosi per la ripresa durante le contrattazioni del pomeriggio. L’indice Italiano delle aziende a maggior capitalizzazione è guidato da Autogrill, che avanza quasi del 5%, seguito da Banco Popolare a +2.82% e Banca Popolare di Milano, +1.86%. Il titolo più interessante è per il momento Enel, che finalmente torna agli onori della cronaca grazie a Citigroup. 

Citigroup taglia bonus

 Citigroup, una delle principali banche degli Stati Uniti d’America, ha affermato la propria volontà di ridurre i bonus societari, sulla scia di quanto già avvenuto nel corso del 2011, quando la divisione dell’investiment banking del gruppo creditizio potè ottenere impieghi inferiori di circa 30 punti percentuali rispetto a quanto abituata in precedenza, a causa di una flessione evidente dei ricavi societari.

Gli sforzi compiuti da parte del chief executive officer Vikram Pandit sono d’altronde evidenti: al fine di ripristinare un adeguato livello di redditività, il manager delegato di Citi sta producendo significative riduzioni del costo del personale (principalmente, attraverso tagli delle risorse umane), controbilanciando così in maniera almeno parziale il contributo negativo derivante dal calo del giro d’affari del gruppo.

Kodak discute con Citigroup la propria bancarotta

 L’ultima fotografia che la Eastman Kodak Company potrebbe scattare rischia di essere quella della propria bancarotta: è proprio per questo motivo che il colosso americano ha avviato delle discussioni piuttosto avanzate con Citigroup, in modo da ottenere i finanziamenti necessari per prepararsi a ogni evenienza. La multinazionale di Rochester, celebre per i suoi rullini e gli altri dispositivi fotografici, è infatti intenzionata a cercare la maggiore protezione possibile dai suoi creditori, tanto che a breve è prevista perfino la vendita del proprio portafoglio brevetti. Il denaro necessario in questo senso ammonta a circa un miliardo di dollari, ma la cifra potrebbe anche cambiare e salire in modo vertiginoso.

Citigroup comincia a vendere i propri assets del Belgio

 Citigroup non si fida più del Belgio: l’affermazione può sembrare forte, ma non si può pensare a una cosa diversa, dal momento che la banca americana sta cedendo tutte le proprie filiali presenti nel paese europeo e collegate al Crédit Mutuel Nord Europe. L’obiettivo di questa vendita è soprattutto quello di abbandonare i cosiddetti assets non core, vale a dire quelli meno strategici e che vengono utilizzati con minore frequenza. La transazione, appena avviata, dovrebbe concludersi non più tardi del secondo trimestre del 2012. I termini della trattativa sono stati comunque mantenuti confidenziali.