La bancarotta di Lehman Brothers segna la fine del sogno americano della banca di investimenti tout court

 Con il tragico fallimento della quarta banca d’affari americana Lehman Brothers, dopo il salvataggio in extremis di Bears Stern, e quello mascherato sotto mentite spoglie di acquisizione da parte di Bank of America, della terza banca d’affari Merril Lynch, si chiude definitivamente l’era delle banche d’affari e di investimento, che grazie ai loro guadagni spropositati, sembrava potessero e dovessero sostituire  il tradizionale modello bancario, fondato sulla ricerca e raccolta del risparmio presso i clienti. Una banca d’affari è un istituto di credito il quale (a differenza delle banche commerciali) non permette depositi, ma offre servizi di alto livello e specula con elevato rischio (Lehman aveva un esposizione di 35 volte il valore dei propri asset). Inoltre molte di queste banche offrono servizi di consulenza per le imprese in materia finanziaria e in operazioni straordinarie come il collocamento in Borsa o acquisizioni e fusioni di asset ed imprese. Inoltre operano come intermediari sui mercati mobiliari e forniscono a societa o ad enti locali finanziamenti sottoscrivendo e collocando le nuove emissioni di titoli.

Secondo Bill Gross rischiamo uno “tsunami finanziario”, intanto crollano i titoli delle banche

 Il deterioramento delle prospettive per l’economia europea, i deludenti dati sul mercato del lavoro americano e il calo delle scorte di petrolio negli Stati Uniti sono i principali fattori che hanno spinto al ribasso i mercati finanziari nell’ultima giornata di contrattazioni. Non vanno però ignorate nemmeno le pessimistiche previsioni di Bill Gross, gestore del più grande fondo obbligazionario del mondo. Gross ha infatti parlato di “tsunami finanziario” che si potrebbe verificare se il governo statunitense restasse fermo di fronte alla caduta dei prezzi di obbligazioni, immobili, azioni e materie prime.

“Il governo dovrebbe prendere il posto degli investitori privati i quali non hanno più denaro per comprare nuovi assets e sono stati danneggiati dalle perdite”

Buffett e Project Lifeline in aiuto ai mercati

Il finanziere Warren Buffett ha annunciato ieri nella mattina che “correrà in aiuto” di Ambac Financial Group, Mbia e Financial Guaranty Insurance, le principali società di assicurazione dei bond. Buffett andrà loro in soccorso offrendo 800 miliardi di dollari in obbligazioni municipali, ovvero emessi dagli enti locali.

La holding di Buffett, la Berkshire Hathaway, potrebbe in questo modo impedire l’apertura del secondo capitolo della crisi dei mutui sub prime, quello degli assicuratori di bond, che secondo gli analisti potrebbe arrivare a causare fino a 250 miliardi di perdite. L’offerta di Buffett riguarda però solo i bond municipali e non gli ormai celebri cdo.

Non sono un benefattore, sono un uomo d’affari!” ha detto il finanziere durante la conferenza stampa. La notizia è stata una decisa inienzione di fiducia nei mercati che ha provocato un rimbalzo delle borse. Fichte ha però già abbassato il rating su Ambac, da tripla A a doppia. Se il taglio dovesse riguardare altri attori del settore, si parlerebbe di perdite miliardarie.

Bank of America salva Countrywide

Bank of America ha raggiunto l’accordo per acquistare Countrywide, il principale istituto americano che si occupa di mutui, per circa 4 miliardi di dollari in azioni. Countrywide ha accusato pesantemente la crisi mutui ed è arrivata vicina al fallimento. La notizia è stata data ufficialmente dalla stessa Bank of America con un comunicato diffuso su Pr Newswire.