Italia nessun buco derivati secondo il Tesoro

 Il Tesoro prova a spegnere sul nascere l’esplosiva miccia innescata dal Financial Times su un possibile buco derivati, dovuto ad alcuni contratti stipulati alla fine degli anni ’90 per favorire l’ingresso dell’Italia nell’eurozona. Il Ministero dell’Economia è intervenuto sull’argomento, sottolineando che non esiste alcun pericolo per i conti pubblici italiani derivanti da operazioni in derivati finanziari. Secondo il Financial Times, invece, l’Italia rischia una perdita di 8 miliardi di euro per avere stipulato 8 contratti derivati con banche estere dal valore nozionale di 31,7 miliardi di euro.

Italia rischio perdite su derivati per 8 miliardi

 Un fulmine a ciel sereno per l’Italia, impegnata in un difficile cammino di ripresa da un punto di vista economico, finanziario e politico. Il Belpaese sembra stia tornando nel mirino della speculazione internazionale, con Piazza Affari ai minimi da 7 mesi e lo spread Btp-Bund volato sopra 310 punti base sui massimi a 5 mesi. A peggiorare la situazione è il recente flusso negativo di notizie. In particolare pesa la pubblicazione di un report da parte del quotidiano finanziario britannico Financial Times, secondo il quale l’Italia sarebbe esposta al rischio derivati.

Quali rischi dai derivati finanziari

 Sono stati gli strumenti finanziari più discussi degli ultimi anni. Possono scatenare gravi crisi finanziarie se il loro uso non avviene in modo corretto e mettere in ginocchio banche, aziende e Stati sovrani se ne viene fatto un uso eccessivamente speculativo. Si tratta dei contratti derivati, che oggi nel mondo valgono 9 volte il pil globale. I derivati sono contratti finanziari il cui valore deriva da altre variabili sottostanti: azioni, bond, tassi, valute, commodity, indici. Sono nati come strumento di copertura dai rischi (hedging), ma ormai vengono utilizzati quasi esclusivamente per fini speculativi.

Derivati Unipol

 Lo scandalo derivati rischia di allargarsi anche su Unipol, visto e considerato che la procura ha dichiarato di aver aperto un fascicolo in proposito. Ad ogni modo, il fascicolo è conoscitivo, e non vi sarebbe alcuna ipotesi di reato né indagati: un atto dovuto, insomma, sulla base di un’istanza di riapertura indagini presentata dai legali di cinque imprenditori marchigiani che accusano la banca di aver compiuto comportamenti illeciti nella gestione dei propri patrimoni.

Mps nessun altro rischio in bilancio secondo ad Viola

 Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, l’istituto di credito di Rocca Salimbeni non correrebbe ulteriori rischi nel bilancio dopo aver già effettuato svalutazioni per perdite sui derivati per 730 milioni di euro. Viola sta provando a rassicurare gli investitori sulla trasparenza delle operazioni del nuovo management della banca senese, prendendo invece le distanze dagli ex vertici che tra l’altro sono stati accusati di associazione a delinquere. A Piazza Affari il titolo Banca Mps guadagna il 4,77% a 0,2415 euro.

Mps svalutazioni per 730 milioni nel 2012

 A seguito della riunione del consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena si è giunti al conto finale. La banca dovrà riscrivere almeno due bilanci, mentre le perdite sui derivati hanno provocato svalutazioni per 730 milioni di euro sull’esercizio 2012. Il cda, presieduto dal presidente Alessandro Profumo e dall’amministratore delegato Fabrizio Viola, ha approvato l’emissione dei Monti-bond per 3,9 miliardi di euro, che avverrà nei prossimi giorni. Le minusvalenze sui derivati non comprometteranno l’equilibrio patrimoniale della banca, ma il cda valuta la possibilità di una riallocazione delle perdite.

Mps fa pulizia sui derivati per oltre un miliardo

 Oggi è in programma il consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sarà chiamato a mettere ordine nel bilancio dell’istituto per l’esercizio 2012. Il cda si riunirà oggi pomeriggio a Rocca Salimbeni per discutere il dossier delle operazioni sui derivati finanziari messe a punto dal vecchio management. Dall’analisi interna effettuata nei giorni scorsi è emerso che lo squilibrio finanziario è pari a 920 milioni di euro, ai quali dovranno essere aggiunti i 120 milioni di costi del personale non contabilizzati. Insomma la cifra complessiva supera il miliardo di euro.

Derivati Milano depositata sentenza condanna per 4 banche

 Nella sentenza relativa alla vicenda dei derivati finanziari del Comune di Milano, il giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Milano, Oscar Magi, ha scritto che “il Comune di Milano, pur essendosi dichiarato in una precedente operazione ‘operatore qualificato’, non aveva, con tutta evidenza, una caratura finanziaria e commerciale tale da garantire la corrispondenza tra tale dichiarazione e la realtà: le banche, quindi, avrebbero dovuro rendersi conto di tale situazione e non approfittarsene”. La sentenza era attesa da tempo e non lascia scampo alle banche coinvolte.

Mps ecco perché la banca non fallirà

 Negli ultimi giorni è aumentata la pressione sui titoli Mps, tanto che il costo delle polizze per assicurarsi dal possibile default della banca è volato su livelli record per il sistema bancario italiano. Molti correntisti si interrogano sui rischi che corrono i propri risparmi, ma le maggiori preoccupazioni arrivano per coloro che hanno investito in titoli emessi dalla banca. Non tutti rischiano allo stesso modo, ma la domanda-ciave resta sempre la stessa: la banca fallirà o sarà salvata? Innanzitutto c’è da dire che il rischio fallimento è davvero minimo.

Mps ipotesi truffa e falso in bilancio

 Gli inquirenti provano a stringere il cerchio su Banca Mps, travolta dallo scandalo dei derivati finanziari e dalle presunte pratiche di occultamento di documenti contabili da parte dei precedenti vertici societari. Ora nella vicenda del Monte dei Paschi di Siena spunta l’ipotesi di falso in bilancio. La Procura della Repubblica di Siena sta provando ad accelerare sul caso derivati, che finora avrebbero generato perdite per 500 milioni di euro. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi di falso in bilancio, visto che le perdite del 2008 e 2009 non sono state iscritte a bilancio.

Mps bonifici sospetti per 17 miliardi di euro

 Continua a tenere banco l’inchiesta su Banca Mps, finita nell’occhio del ciclone dopo la scoperta delle operazioni legate ai derivati finanziari che la banca avrebbe occultato dai bilanci passati per non far emergere un pesante rosso. Sotto accusa sono finiti gli ex vertici del Montepaschi, ovvero Giuseppe Mussari (che si è dimesso qualche giorno fa dalla carica di presidente dell’Abi) e Antonio Vigni. Intanto, emergono nuovi movimenti finanziari sospetti legati all’acquisizione di Banca Antonveneta, mentre i magistrati stanno valutando se sia ipotizzabile anche il reato di truffa ai danni degli azionisti.

Mps buco da 14 miliardi secondo Beppe Grillo

 L’aria che si respira all’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena è sempre più calda, a seguito dello scoppio dello scandalo relativo alle operazioni strutturate legate ai derivati finanziari che la banca senese avrebbe effettuato negli ultimi anni accusando forti perdite in conto capitale. L’assemblea è formalmente dedicata all’approvazione dei Monti-bond da 3,9 miliardi di euro e dell’aumento di capitale da 4,5 miliardi di euro per l’eventuale conversione di tali strumenti finanziari. In apertura di assemblea, il presidente Alessandro Profumo ha esordito rassicurando i soci.

Mps -22% in tre giorni in borsa in attesa cda straordinario

 Ancora profondo rosso in borsa per le azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, che ieeri hanno chiuso la seduta con un calo dell’8,19% a 0,2333 euro. Negli ultimi tre giorni la flessione complessiva è stata del 22%. Il 7 gennaio il titolo era salito fino a 0,313 euro, ma da allora la performance è stata negativa per il 34%. Ieri il titolo è sceso sui minimi più bassi degli ultimi venti giorni a 0,2321 euro, ma oggi potrebbe continuare a scendere avvicinandosi nuovamente a 0,2 euro.

Mps nella bufera per scandalo derivati

 Brusco risveglio per il settore bancario italiano, che si pensava fosse immune al virus dei derivati finanziari. Qualche mese fa le operazioni con i derivati di Jp Morgan destarono scalpore e fecero riaffiorare brutti ricordi legati alla crisi finanziaria del 2007-2008. Warren Buffet, il finanziere plurimiliardario a capo della Berkshire Hathaway, definì i derivati come “armi di distruzione di massa”. Molti grandi istituti di credito sono stati messi in ginocchio dal “mostro dei derivati”, ma un simile scandalo non aveva praticamente mai sfiorato le banche italiane. Banca Mps ha dimostrato il contrario.