Finmeccanica ceo ad interim sarà Alessandro Pansa

 Resta sempre una situazione ad alta tensione quella su Finmeccanica, a seguito dell’arresto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi che è stato accusato di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate in India. Il titolo Finmeccanica è il peggiore alla borsa di Milano con un ribasso del 3,26% a 4,27 euro. Ieri le azioni del gruppo aerospaziale hanno perso più del 7%. Oggi è attesa la decisione del consiglio di amministrazione sull’assegnazione delle deleghe. Sarà nominato ad interim Alessandro Pansa in sostituzione di Orsi.

Finmeccanica possibile taglio del rating di Fitch

 La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dall’arresto di Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta che vede il numero uno del gruppo della difesa (controllato dal Tesoro al 30%) accusato di aver pagato tangenti in India per accaparrarsi una grossa commessa attraverso la controllata Augusta Westland. Il titolo Finmeccanica in borsa ha perso il 7,31% a 4,414 euro, mostrando i volumi più alti dalla scorsa estate. Nell’intraday il titolo era stato anche sospeso per eccesso di ribasso e sceso fino a 4,08 euro.

Finmeccanica arrestato Giuseppe Orsi

 Ancora guai giudiziari per Finmeccanica. Questa volta la notizia fa molto rumore perché è stato arrestato Giuseppe Orsi, il presidente e amministratore delegato del gruppo. Arresti domiciliari, invece, per Bruno Spagnolini, numero uno della controllata Augusta Westland. I due alti dirigenti erano finiti nel mirino degli inquirenti nell’inchiesta relativa alle presunte tangenti pagate in India per una commessa di 12 elicotteri. L’affaire India risale al febbraio 2010, quando a capo di Augusta Westland c’era proprio Giuseppe Orsi con Spagnolini direttore generale.

Eni avviso di garanzia per corruzione per Paolo Scaroni

 L’amministratore delegato del Cane a Sei Zampe, Paolo Scaroni, avrebbe ricevuto un avviso di garanzia per corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta tangente che la controllata Saipem avrebbe pagato per ottenere grossi appalti in Algeria. Il numero uno del gruppo Eni ha ribattuto affermando di essere totalmente estraneo alla vicenda. Intanto, però in borsa le azioni Eni sono crollate del 4,62% a 17,33 euro, scendendo sui minimi più bassi da oltre due mesi. Poche ore dopo la notizia battuta dall’Ansa, la società energetica ha diffuso un comunicato.

Mps fa pulizia sui derivati per oltre un miliardo

 Oggi è in programma il consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sarà chiamato a mettere ordine nel bilancio dell’istituto per l’esercizio 2012. Il cda si riunirà oggi pomeriggio a Rocca Salimbeni per discutere il dossier delle operazioni sui derivati finanziari messe a punto dal vecchio management. Dall’analisi interna effettuata nei giorni scorsi è emerso che lo squilibrio finanziario è pari a 920 milioni di euro, ai quali dovranno essere aggiunti i 120 milioni di costi del personale non contabilizzati. Insomma la cifra complessiva supera il miliardo di euro.

Saipem titolo -40% teorico in apertura dopo profit warning

 Profondo rosso per le azioni Saipem alla borsa di Milano. Il titolo non riesce a far prezzo e segna al momento un valore teorico in apertura a -40% circa. La quotazione di apertura potrebbe essere 18,99 euro, ma al momento il titolo resta sospeso. A decretare il clamoroso crollo delle azioni della società petrolifera è il profit warning lanciato ieri a mercati chiusi dai vertici societari, che hanno praticamente dimezzato le stime sugli utili 2012 e tagliato drasticamente le stime sulla redditività per l’anno in corso.