Finmeccanica possibile taglio del rating di Fitch

 La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dall’arresto di Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta che vede il numero uno del gruppo della difesa (controllato dal Tesoro al 30%) accusato di aver pagato tangenti in India per accaparrarsi una grossa commessa attraverso la controllata Augusta Westland. Il titolo Finmeccanica in borsa ha perso il 7,31% a 4,414 euro, mostrando i volumi più alti dalla scorsa estate. Nell’intraday il titolo era stato anche sospeso per eccesso di ribasso e sceso fino a 4,08 euro.

Finmeccanica arrestato Giuseppe Orsi

 Ancora guai giudiziari per Finmeccanica. Questa volta la notizia fa molto rumore perché è stato arrestato Giuseppe Orsi, il presidente e amministratore delegato del gruppo. Arresti domiciliari, invece, per Bruno Spagnolini, numero uno della controllata Augusta Westland. I due alti dirigenti erano finiti nel mirino degli inquirenti nell’inchiesta relativa alle presunte tangenti pagate in India per una commessa di 12 elicotteri. L’affaire India risale al febbraio 2010, quando a capo di Augusta Westland c’era proprio Giuseppe Orsi con Spagnolini direttore generale.

Tata cambia presidenza

 Il gruppo Tata cambia la persona in cima al suo top management. La notizia, in Italia archiviabile come una mera cronaca societaria, ha avuto in India uno straordinario risalto, visto e considerato che Ratan Tata è considerato a tutti gli effetti l’industriale di maggior spicco del subcontinente indiano, e che negli oltre 20 anni di comando è riuscito a trasformare il gruppo in uno dei maggiori player mondiali nel campo delle auto, della chimica, e di tanto altro ancora.

Piaggio inaugura nuovo impianto in India

 Piaggio, la società guidata dal presidente del gruppo, Roberto Colaninno, ha affermato di aver inaugurato un nuovo impianto produttivo nel polo industriale di Baramati, nel Maharashtra. Stando a quanto precisato dalla società, dalle linee produttive dell’impianto potrebbero uscire subito circa 150 mila scooter all’anno, con un volume che potrebbe raddoppiare entro la fine del 2013, ponendo così le basi per potersi rivolgere a consumatori urbani indiani interessati a un prodotto di qualità, dai consumi contenuti.

Durante una cerimonia che ha unito profili tradizionali occidentali e orientali, alla quale hanno partecipaòto anche il presidente di Piaggio India Ravi Chopra, i ministri indiani e l’ambasciatore dìitaliano a Nuova Delhi, Colaninno ha dichiarato che “con l’ingresso in India la Vespa diventa a tutti gli effetti un veicolo globale e si trasforma in un elemento chiave della nuova strategia di globalizzazione del gruppo”.

Intensificati gli scambi commerciali tra Africa ed India

Puntare sull’Africa per trovarsi davanti un mercato che, in questo clima di forte crisi economica, pare soffrire meno di altri e offrire ampi margini di crescita. E’ quanto hanno scelto di fare alcune società indiane, tra cui la Escorts, azienda produttrice di veicoli e macchinari industriali che ha firmato un accordo da circa 10 milioni di dollari con una società africana. Si intensificano, dunque, in questa fase di  recessione, gli scambi tra l’India ed il continente nero. In quest’ottica il governo di New Delhi ha avviato una nuova strategia commerciale che prevede l’apertura di nuove linee di credito verso i Paesi africani e il rafforzamento degli scambi commerciali tra i due Stati. Nello specifico, sono quasi 5 miliardi e mezzo di dollari le risorse indiane destinate alle società africane con l’obiettivo di spingerle ad investire nelle tecnologie indiane.