Cosa accadrebbe se l’euro cadesse sotto il dollaro come valore? Dopo anni in cui l’euro è stata la moneta più forte nel cambio, la politica monetaria ed eventi geopolitici, potrebbe essere anche superato lo stato di parità attuale. Cosa significherebbe per l’economia europea?
Valute
Bitcoin, 2019 anno mediamente positivo
È stato un anno abbastanza positivo quello di Bitcoin: forse non particolarmente brillante rispetto ad altri periodi, ma abbastanza buono da confermare il ruolo primario di questa moneta digitale, per scambi e volume, nel mondo delle criptovalute.
Sterlina in picchiata dopo il voto in Inghilterra
E’ successo quello che si temeva: il presentarsi di un hung Parliement, un parlamento “appeso” ed instabile nella maggioranza dopo il voto di ieri e la sterlina come previsto, è caduta in picchiata mentre le Borse europee hanno aperto in rialzo sebbene debolmente.
Nuova banconota da 50 euro ad Aprile
Il 4 aprile vedrà il debutto della nuova banconota da 50 euro: essa entrerà in circolazione in quella specifica data in tutti gli stati membri dell’Unione Europea. La nuova cartamoneta è stata presentata ufficialmente anche da un video della BCE.
Beni rifugio rallentano. Guerra valutaria in arrivo
Tutto si giocherà sull’entità del protezionismo che il neo-presidente vorrà applicare per dare seguito al suo programma. Una guerra valutaria è probabile.
Il Bitcoin arriverà a 2100 dollari?
L’effetto del trumpismo potrebbe influenzare anche le valute elettroniche, e in particolare la regine di queste valute, il Bitcoin.
Cosa sono i Bitcoin
La crisi delle valute nazionali, sempre più manipolate dalle manovre monetarie delle banche centrali, ha creato i presupposti per l’avvento di una nuova moneta salita agli onori delle cronache solo di recente grazie a un clamoroso e repentino aumento di valore. Si tratta del Bitcoin, la moneta virtuale creata nel 2009 da un misterioso personaggio noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. E’ la prima valuta digitale decentralizzata al mondo. A febbraio valeva ancora 20$, poi mercoledì 10 aprile ha toccato il record di sempre a 266$.
Che cos’è la guerra delle valute
Il 2013 si è aperto con un dibattito molto acceso su quella che viene chiamata la “guerra delle valute”. L’antefatto è riconducibile alla politica monetaria ultra-accomodante del Giappone, che da novembre scorso ha cominciato a svalutare la propria moneta per dare slancio all’economia nazionale in difficoltà. La guerra valutaria nasce da una polemica sulla politica dei tassi di cambio, che alcuni paesi tendono a influenzare con decisione attraverso manovre monetarie non convenzionali suscitando il malcontento dei paesi che invece non adottano queste strategie.
Euro sfonda 1,35 dollari ai massimi da novembre 2011
Sul mercato delle valute non accenna a fermarsi la spettacolare ascesa delle quotazioni dell’euro, che continua a macinare guadagni nei confronti delle principali monete mondiali. In particolare, il tasso di cambio euro/dollaro è salito sopra 1,3560, dopo aver sfondato stamattina quota 1,35. Il superamento di quest’area di resistenza ha facilitato l’ascesa dei prezzi, che continuano ad essere proiettati verso la resistenza di area 1,40. Questo livello psicologico non si vede da ottobre 2011. Grazie all’exploit odierno il cambio euro/dollaro è salito sui massimi di fine novembre 2011.
Forex outlook positivo sull’euro nel 2013 secondo S&P
L’agenzia di rating Standard & Poor’s, che fino a pochi mesi fa aveva bersagliato i paesi della zona euro con raffiche di downgrade a catena, vede rosa per l’euro nel 2013 sottolineando l’importanza del lavoro svolto da Mario Draghi alla guida della BCE. Grazie alle mosse del banchiere italiano, il rischio che la zona euro possa finire in frantumi è sempre più remoto. E’ questa l’opinione di Paul Sheard, chief economist e head of research di Standard & Poor’s, che ha ha una view positiva sull’euro per il prossimo anno.
Investire in Btp nel 2013 secondo Amundi Sgr
Rispetto ai mesi più caldi del 2011 prima (in particolare tra agosto e dicembre) e del 2012 poi (soprattutto da marzo a fine luglio), caratterizzati da forte volatilità, la situazione sui mercati obbligazionari europei si è nettamente normalizzata a seguito delle misure anti-speculazione messe in campo dalla BCE. Ad ogni modo la view sui fondamentali non è cambiata molto, in quanto siamo ancora in una fase di deleveraging ma soprattutto di bassa crescita. Investire in Btp potrebbe però ancora recare soddisfazioni, volendo puntare su un’ulteriore riduzione dello spread nei prossimi mesi.
Come funzionano i Dim Sum Bond
I Dim Sum Bond sono obbligazioni emesse in valuta cinese da aziende non cinesi e rivolte ad investitori che dispongono di yuan (renminbi) fuori dalla Cina. Le aziende europee possono emettere questa tipologia di bond, ma devono rispettare alcune criticità tecniche come la non convertibilità dello yuan – che limita parzialmente l’appeal per queste emissioni – e i possibili ostacoli fiscali legati al paese di provenienza degli investitori. Tuttavia, la richiesta per questi bond è in continuo aumento. Nel 2011 le emissioni sono balzate a 18 miliardi di dollari dai 6 miliardi del 2010.
Spread Btp-Bund a 380 dopo conferenza stampa di Draghi
Le borse europee restano in territorio ampiamente positivo, consolidando i guadagni della mattinata dopo la conferenza stampa di Mario Draghi che ha fatto seguito alla decisione della Bce di lasciare i tassi di interesse fermi sul minimo storico dello 0,75%. L’indice azionario italiano FTSE MIB guadagna l’1,74% a 15.391 punti, mentre lo spread Btp-Bund è sceso fino a 380 punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni è così sceso sotto il 5,4%. In calo anche lo spread spagnolo poco sopra 450 punti base.
Previsioni tasso di cambio euro/dollaro agosto 2012
La scorsa settimana il numero uno della BCE, Mario Draghi, ha rassicurato gli investitori mondiali sul futuro dell’euro. Secondo Draghi l’euro è irreversibile e nessun paese uscirà dall’unione monetaria. Le parole del governatore dell’Eurotower hanno creato i presupposti per un entusiasmante rally sui mercati finanziari. Il nuovo clima di risk on generalizzato, che ha spazzato via dal mercato i principali speculatori ribassisti, ha facilitato l’ascesa delle borse, dei bond, delle commodity, dei carry trade e delle valute più speculative.