Quali rischi dai derivati finanziari

 Sono stati gli strumenti finanziari più discussi degli ultimi anni. Possono scatenare gravi crisi finanziarie se il loro uso non avviene in modo corretto e mettere in ginocchio banche, aziende e Stati sovrani se ne viene fatto un uso eccessivamente speculativo. Si tratta dei contratti derivati, che oggi nel mondo valgono 9 volte il pil globale. I derivati sono contratti finanziari il cui valore deriva da altre variabili sottostanti: azioni, bond, tassi, valute, commodity, indici. Sono nati come strumento di copertura dai rischi (hedging), ma ormai vengono utilizzati quasi esclusivamente per fini speculativi.

Cosa sono i derivati finanziari

 Al culmine della crisi finanziaria nel 2008 il famoso investitore Warren Buffet etichettò gli strumenti finanziari derivati come “armi di distruzione di massa”. L’Oracolo di Ohama in gran parte aveva ragione, visto che la più grande compagnia al mondo nel settore delle assicurazioni, cioè la AIG, stava quasi per lasciarci le penne e sarebbe collassata clamorosamente se non fosse stato per l’intervento risolutivo del governo americano che di fatto la nazionalizzò. AIG non stava bruciando denaro per errori nella gestione del business delle assicurazioni, bensì perché aveva esagerato in scommesse speculative azzardate in strumenti derivati, come ad esempio i credit default swap.

Rischio derivati sui mercati finanziari

 Il recente scandalo legato alle attività di trading sui derivati di JP Morgan, che ha collezionato una perdita pari a oltre 2 miliardi di dollari in circa 6 settimane, ha fatto tornare a galla il timore che questo mercato sia troppo grande per essere controllato e che le banche d’affari siano in grado di mettere in piedi scommesse speculative altamente rischiose senza dover dare conto a nessuno, ma facendo tremare mezzo mondo quando le cose non vanno per il verso giusto.

“Dalle stelle alle stalle”: le agenzie di rating criticate per i giudizi troppo generosi

 Sta mutando in maniera repentina la fiducia nei confronti delle agenzie di rating; se in passato venivano acclamate per i loro giudizi puntuali e fondamentali per il settore economico, ora esse si trovano ad essere severamente criticate, tanto che il prossimo G20 che si terrà a Londra ha già messo tra le sue priorità la regolazione e supervisione di queste società, anche le più autorevoli, a causa dei giudizi troppo generosi che sono stati prodotti negli ultimi tempi. Questa eccessiva generosità di giudizio ha finito per minare gli interessi degli investitori. Sono dunque tempi difficili questi per agenzie celebri e illustri come Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch: queste ultime non vengono più considerate come in passato dei punti di riferimento essenziali per chi investe in titoli obbligazionari.