L’Eni vuole il petrolio iracheno e apre un ufficio a Baghdad

Eni è in lizza per il petrolio iracheno. Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, ha manifestato l’intenzione del gruppo di aprire un nuovo ufficio a Baghdad per poter partecipare alla gara indetta dalle autorità irachene per nuovi giacimenti petroliferi che porteranno un incremento del 2% della produzione mondiale. Nello specifico, l’Eni ha presentato un’offerta per il gas nel Sud del Paese, che prevede la rimessa in funzione di un impianto di liquefazione attualmente fermo. L’Eni ha affermato, infine, di voler rimanere in Iran, a meno che il governo italiano o le Nazioni Unite non gli chiedano di lasciare il paese, e di voler rafforzare i rapporti con la Russia e la Libia.

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