Linkedin a Milano, apre la prima sede

 Il social network dedicato al lavoro che conta 135 milioni di iscritti nel mondo, sbarca in Italia e precisamente a Milano, dove sarà inaugurata in questi giorni una nuova sede. Con i suoi tantissimi iscritti, Linkedin é diventato un osservatorio economico oltre che una grande possibilita’ di collocamento per privati e aziende che, all’interno del social network si scambiano proposte, cv, contatti e tanto altro. Dopo Parigi, Stoccolma, Londra, Dublino, Amsterdam e Monaco, sarà Milano ad ospitare la nuova sede, con il benestare di Ariel Eckstein, amministratore delegato per Europa, Africa e Medio Oriente di LinkedIn.

Con la crisi economica – dice all’ANSA l’ad – la competizione nel lavoro e’ diventata piu’ intensa e mai come ora e’ importante per i professionisti, anche in Italia, avere un punto di riferimento come LinkedIn. Gli italiani sono ‘social networkers’ avidi, abbiamo superato i due milioni e mezzo di iscritti. I piu’ numerosi sono a Milano, Roma e Bologna. In pratica, un terzo dei professionisti italiani crede che i social media siano importanti per far progredire la loro carriera. E’ chiaro che il panorama lavorativo diventa sempre piu’ internazionale anche se i professionisti intervistati per la ricerca non segnalano, per il 2012, nessuna riduzione della forza lavoro nelle proprie aziende. Gli italiani usano LinkedIn come gli iscritti di tutto il mondo. Per costruire il proprio profilo professionale, per trovare ed essere trovati da altri professionisti e per acquisire conoscenze e informazioni. Abbiamo una divisione abbastanza equa tra uomini e donne.

Col tempo numerose sono le aziende che usano LinkedIn per coinvolgere il pubblico professionale, tra queste il manager menziona Telecom, Ferrari, Ibm, ma anche l’Universita’ Bocconi: i settori italiani piu’ rappresentati sul social network sono ovviamente il marketing, l’information technology, le telecomunicazioni, nonchè la pubblicita’. Eckstein ha infine annunciato che, essendo le visite al sito dal mobile arrivate all’11%, in futuro ssi darà più spazio alle applicazioni per iPhone, BlackBerry e dispositivi Android.

 

 

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