L’obiettivo é quello di aiutare l’Italia a uscire dalla crisi: così il neopremier Monti ha annunciato quella che sarà la prossima manovra finanziaria. “Se faremo un buon lavoro aiuteremo il Paese a uscire da una situazione molto difficile”, ha detto Monti. Da pochi giorni il professore della Bocconi ha nominato anche il titolare della Funzione Pubblica portando a 18 il numero complessivo dei ministri e continua a insistere sulla manovra correttiva per arrivare al pareggio di bilancio in accordo con la Commissione e il Consiglio Europeo. La manovra correttiva, per un valore di 15 miliardi ha l’arduo compito di portare all’Italia il pareggio di bilancio entro il 2013.
Le linee di una complessa politica economico-sociale saranno presentate nei prossimi giorni – ha sottolineato il premier -. Le condizioni di emergenza in cui il governo si è trovato non mi hanno consentito di dedicarmi 24 ore su 24 alla squadra, dovendo anche stabilire gli opportuni contatti in Europa. È essenziale il rapporto con le forze politiche, auspico un rapporto molto costruttivo, in una situazione nuova dal punto di vista statico e dinamico, ho ottenuto la fiducia da partiti che erano stati in perenne dissenso su tutto, e che ora fanno uno sforzo per sostenerci che io apprezzo davvero. Sarà un rapporto essenziale quello con le forze politiche, che io continuerò a guardare con rispetto. Ho dovuto persuadere molti ad accettare l’incarico, ho dovuto esercitare per diversi dei nuovi sottosegretari e viceministri, una forza di persuasione nell’interesse del Paese: hanno dovuto rinunciare a trattamenti economici e prospettive di carriera per entrare nel governo. Confesso che anche per alcuni ministri ho dovuto fare questo.
Immediato pensare a Vittorio Grilli, il quale é stato disposto a rinunciare al 70% dello stipendio: è infatti in aspettativa come direttore generale del Tesoro e quindi godrà solo dello stipendio da vice ministro. Il neo ministro vanta una lunga carriera proprio al ministero dell’Economia, carriera iniziata nel 92.
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