Prodotto interno lordo UE in caduta libera. Il peggio è proprio dietro le spalle?

 Sia in America, sia in Europa, gli esponenti delle Banche centrali ed i capi di Governo hanno a più riprese sostenuto come ci siano segnali di miglioramento della congiuntura, e come a breve si potrebbe iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel. Ma è proprio così? La domanda è d’obbligo visto che nei paesi dell’Unione Europea il primo trimestre del 2009 è stato senza mezzi termini orribile; in Germania, infatti, la contrazione della crescita è stata del 6,9% rispetto al primo trimestre del 2008. Alla Germania è andata addirittura peggio rispetto all’Italia, dove nel primo quarto del 2009 il PIL si è contratto del 5,9%, record negativo degli ultimi 29 anni. Anche le Borse, tra l’altro, mostrano rispetto al rally delle ultime settimane un maggiore nervosismo alternando buone sedute a sessioni all’insegna dello storno. E visto che l’appuntamento con la ripresa è forse rinviato di qualche mese rispetto al previsto, aumentano gli economisti che prevedono che la Banca Centrale Europea, contrariamente a quanto sostenuto nelle scorse settimane, alla fine abbasserà i tassi di interesse sotto quel livello dell’1% che era stato definito come una vera e propria “barriera”.

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