Tutto pronto per l’integrazione tra Hera e Acegas

 Possono due società da sempre concorrenti diventare di punto in bianco “sorelle”? L’eventualità sta diventando sempre più concreta per il gruppo Hera e Acegas-Aps, le due multiutility che sono destinare a diventare proprio oggi ancora più unite: in effetti, dopo la lettera di intenti di una settimana fa, è ormai tutto pronto per cominciare i colloqui relativi all’integrazione aziendale, anche se dalla giornata odierna si definirà subito quella che sarà la governance futura. Inoltre, bisogna capire come mantenere e rafforzare la leadership del nostro paese nel settore ambientale, focalizzando magari l’attenzione sui paesi dell’Europa orientale. Gli assets principali non possono che essere i termovalorizzatori che il nuovo gruppo potrà gestire.

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Si tratta, infatti, di cinque impianti complessivi (tre per quel che concerne Hera e due per Acegas), i quali possono comportare un buon aumento dal punto di vista dei ricavi. Quello che mancano finora sono le dichiarazioni ufficiali dei due vertici, non confermano e non smentiscono, ma ci stanno pensando i sindaci-azionisti, visto che fino a poco tempo fa si era parlato anche di un possibile coinvolgimento di Iren. Nel dettaglio, una posizione importante è quella del primo cittadino di Padova, Flavio Zanonato, il quale detiene quasi la metà di Acegas-Aps Holding e che si è detto pronto a tutelare il percorso industriale e le identità territoriali. Piero Fassino e Graziano Delrio, sindaci di Torino e Reggio Emilia, sono a loro volta azionisti di Iren.

A UN PASSO LA FUSIONE TRA HERA E ACEGAS-APS

L’altro riferimento fondamentale di Acegas-Aps è senza dubbio il Comune di Trieste, il quale vanta una quota del 51%, con il sindaco Roberto Cosolini che ha giudicato incoraggianti le premesse. C’è comunque da dire che Hera ha già testato cosa vuol dire una integrazione simile con Meta, ora si tratta di fare i conti con dei marchi che non sono conosciuti soltanto a livello locale.

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