London Metal Exchange acquistata dalla Borsa di Hong Kong

 Se ne parlava ormai da tempo e per certi versi può ritenersi un deal pressoché annunciato. Il London Metal Exchange (LME), storica Borsa alle grida fondata nel lontano 1877, è passata in mani cinesi dopo che l’Hong Kong Exchange ha deciso di staccare un assegno da 1,4 miliardi di sterline, cioè 2,15 miliardi di dollari, per rilevarne il controllo societario. Il listino londinese è il più grande al mondo negli scambi di metalli non ferrosi e da solo muove quasi l’80% degli scambi globali su questa particolare categoria di materie prime.

La fame di commodity della Cina ora passa anche attraverso il canale finanziario più diretto. L’acquisizione effettuata dalla Borsa di Hong Kong è arrivata dopo numerose settimane di trattative, che inizialmente vedevano in lizza per l’acquisto dell’LME anche il Chicago Mercantile Exchange (CME), il Nyse Liffe e L’Intercontinental Exchange. L’ICE era stato l’ultimo a restare in gara per l’acquisto della Borsa merci di Londra e a tenere testa alla potenza finanziaria dei cinesi.

PREVISIONI BORSE MONDIALI 2012

Secondo Charles Li, ceo della Borsa di Hong Kong, “l’operazione trasformerà Hong Kong Exchange in uno dei maggiori listini per metalli e materie prime al mondo”. Secondo il manager, il deal genererà sinergie positive tra Londra e Hong Kong e farà aumentare la quota di business cinese del London Metal Exchange. Oggi soltanto 1/5 delle revenue dell’LME proviene da Cina e dintorni, nonostante il 40% della domanda di metalli provenga proprio dall’ex Impero Celeste.

SPAGNA CHIEDERA’ AGLI ALL’EUROPA

L’operazione della Borsa di Hong Kong dimostra come nelle strategie della piazza finanziaria della città-stato non ci siano solo le Ipo (lo scorso anno si sono quotate la russa Rusal e l’italiana Prada). Il deal dovrà comunque ancora essere sottoposto ad importanti questioni legate alla governance e forse ci saranno nuove riflessioni sul prezzo proposto dall’ex colonia britannica, che ha valutato l’LME 22 volte l’ultimo valore prima del processo di vendita. L’acquisizione si farà senz’altro, anche se servirà l’ok del 75% degli azionisti LME.

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