Spagna chiederà gli aiuti all’Europa

 Il governo Rajoy getta la spugna e accetta di farsi aiutare dall’Europa nel processo di risanamento del proprio settore bancario. Le banche sono da tempo la spina nel fianco del governo spagnolo, impegnato già nella difficile sfida di rientro del debito e del deficit di bilancio entro i parametri fissati dal fiscal compact europeo. Alla fine la Spagna chiederà gli aiuti finanziari all’Europa nella prossima riunione dell’Ecofin e dell’Eurogruppo, in programma il 21 e 22 giugno in Lussemburgo. I ministri finanziari europei hanno dichiarato che sono pronti fino a 100 miliardi di euro per salvare il settore bancario spagnolo.

In precedenza, il Fondo Monetario Internazionale aveva stimato in 40 miliardi di euro gli aiuti necessari per mettere al sicuro le banche iberiche. L’Europa ha alzato l’asticella, in attesa di un paio di valutazioni indipendenti sull’entità degli aiuti da fornire a Madrid. Il premier spagnolo Mariano Rajoy si è detto molto soddisfatto dell’accordo e ha dichiarato che così sta vincendo la credibilità del progetto europeo. Secondo il premier italiano Mario Monti, l’effetto-contagio all’Italia è ormai scongiurato.

RATING SPAGNA TAGLIATO DA FITCH A BBB

Già venerdì l’agenzia di rating Moody’s aveva affermato che non c’era il pericolo di un contagio all’Italia o ad altri paesi europei, in quanto il problema delle banche spagnole era circoscritto all’interno dei confini del paese iberico. Negli ultimi tempi erano aumentate le pressioni sullo spread spagnolo e nelle ultime aste di titoli di stato i rendimenti erano saliti su livelli preoccupanti. Il rendimento del Bonos a 10 anni aveva superato il 6,5%, ai massimi di sempre, avvicinandosi alla soglia critica del 7%.

RISCHIO DISINTEGRAZIONE FINANZIARIA IN EUROPA SECONDO LA COMMISSIONE UE

Il piano di aiuti finanziari non dovrebbe portare la Spagna allo stesso livello di Portogallo, Irlanda e Grecia, aiutate attraverso il fondo salva-stati EFSF. Rajoy ha fatto capire sin da subito di voler salvare la faccia e di chiedere a Bruxelles un piano di aiuti mirato alla ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. La prima reazione degli investitori alla richiesta di aiuti è stata molto positiva: Tokyo ha chiuso in forte rialzo e i futures sugli indici azionari europei sono in netta crescita. Giù il Bund future, sale con decisione l’euro contro dollaro, yen e sterlina.

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