I regolatori Usa chiudono altre sei banche: nel 2010 sono finora 96

 I regolatori statunitensi hanno deciso di far cessare tutt le attività relative a sei istituti di credito in tre differenti Stati: l’operazione di ieri si è resa necessaria alla luce del prolungato indebolimento dell’economia e degli sconvolgenti effetti provocati dalla crisi finanziaria sulle banche di dimensioni minori. Gli Stati coinvolti sono, per la precisione, la Florida, il Michigan e la Carolina del Sud, i cui fallimenti hanno portato il totale del 2010 a quota 96. Tra l’altro, la Fdic (Federal Deposit Insurance Corporation) ha fatto sapere che il costo di queste bancarotte dovrebbe aggirarsi attorno ai 335 milioni di dollari. Entrando nel dettaglio, c’è da dire che il fallimento più ingente è stato quello che si è verificato nella Carolina del Sud, dove la First National Bank of the South di Spartanburg ha chiuso i battenti con 682 milioni di dollari in assets alla fine di marzo. Le altre banche coinvolte sono la Metro Bank of Dade County, la Turnberry Bank of Aventura e la Olde Cypress Community Bank.

Lascia un commento