Banca Mediolanum, indagine su Berlusconi e rischio ribassi

Mediolanum Banca non ha fatto in tempo a ritornare sull’FTSE Mib dopo 5 mesi che già rischia dei forti ribassi a causa dell’apertura di nuove indagini su Silvio Berlusconi: quel che appare certo è che l’interesse dei pm stia già lavorando sul titolo bancario.

Banca Mediolanum sostituisce all’interno dell’indice Yoox Net-a-porter dopo l’uscita avvenuta dal FTSE Mib lo scorso 18 dicembre per far posto a Pirelli ma va detto: quella che si sperava fosse una buona accoglienza del titolo si è rivelata una brutta sorpresa per gli azionisti dell’istituto: esso infatti perde circa lo 0,77% a 6,485 euro. Ad influire sull’andamento, come già anticipato, sembra essere ancora il caso delle partecipazioni della Fininvest all’interno della banca.  Come riportato da Repubblica questa mattina la Procura della Repubblica di Roma ha infatti ripreso in mano la sentenza emessa nel 2016 dal Consiglio di Stato sul caso Mediolanum – Fininvest attraverso la quale era stato annullato l’ordine con il quale la Banca d’Italia imponeva a Fininvest di vendere una quota pari al 20% del capitale di Banca Mediolanum.

Un ordine che eseguiva il verdetto del Tar del Lazio che richiedeva la vendita del 20% delle azioni per raggiungere il 9,9% da raggiungere a causa della perdita dei requisiti di onorabilità a causa della condanna a 4 anni per frode fiscale sui diritti Mediaset nei confronti del Cavaliere. Al momento l’indagine è aperta senza indagati né ipotesi di reato.

Nonostante l’attenzione posta in essere e il calo del titolo, secondo gli analisti non dovrebbe cambiare poi molto e per il momento la cessione del 20% di Banca Mediolanum da parte della Fininvest “sembra improbabile”.