L’Italia indietreggia negli investimenti esteri: -57% nel 2008

 L’Italia sarà anche una delle principali economie a trainare la ripresa dell’area Ocse, ma i dato che provengono dal World Investment Report dell’Unctad (la conferenza delle Nazioni Unite su commercio e sviluppo) parlano chiaro: il nostro paese è infatti in evidente difficoltà per quel che riguarda gli investimenti esteri, anche se si tratta di una tendenza molto frequente in tutti le nazioni industrializzate, mentre i paesi in via di sviluppo hanno retto meglio. Secondo l’Unctad, gli investimenti stranieri globali si sono dimezzati dal 2007 a oggi e bisognerà attendere il 2011 per avere nuovamente riscontri positivi. Sorprende, ma non troppo, il fatto che paesi come il Messico e la Nigeria abbiano dei dati molto più positivi rispetto all’Italia; nel dettaglio, gli investimenti diretti in entrata nel nostro paese sono calati di oltre il 57% nel 2008, mentre i flussi in uscita hanno perso 52 punti percentuali. I motivi di un simile declino sono soprattutto istituzionali, come ad esempio la bassa istruzione degli addetti al terziario.

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