Bitcoin a 4mila dollari su scia crisi Corea-Usa

Il Bitcoin continua la sua volata inarrestabile anche in un momento di crisi come quello che stanno vivendo gli Stati Uniti ed il Nord Corea: anzi proprio grazie a questa, la criptomoneta ha toccato i 4,225 dollari di valutazione nelle prime ore di domenica.

Le quotazioni poi sono sceso attestandosi con stabilità attorno ai 4 mila, così come indicato da Coin Desk. Non è la prima volta che questa valuta cresce così improvvisamente ed esponenzialmente: sebbene nelle ultime settimane sembrava avere calmato il suo andamento, i Bitcoin negli ultimi mesi ha mostrato di essere una materia prima considerabile quasi un bene rifugio al pari del loro, aumentando costantemente il suo valore. Si deve pensare che solo nel mese di agosto la sua crescita è stata pari al 40%, sbaragliando anche tutte le altre criptovalute che si sono affacciate al mercato e che hanno tentato disperatamente di guadagnare terreno nei suoi confronti.

Un forte boom di acquisti che ha quadruplicato il valore della moneta questo anno ha anche portato il mercato di riferimento della criptovaluta a valere 64 miliardi di dollari, con un rialzo netto di 10 miliardi circa solo in questa ultima settimana.Ed in buona parte proprio grazie alla tensione presente tra Donald Trump ed il dittatore della Corea del Nord. Non bisogna rimanere stupiti: questa sorta di febbre viene alimentata dalla avversione al rischio degli investitori sulle azioni e le obbligazioni che li porta automaticamente a puntare su materie prime considerate più sicure.

Il futuro della criptovaluta rimane comunque incerto nonostante i buoni risultati ottenuti finora: è impossibile infatti stabilire quanto i vari accadimenti geopolitici come in questo caso o l’approccio degli investitori possa stabilizzarsi al punto da rendere intoccabile il Bitcoin.