Il piano immobiliare di Obama fa volare gli indici statunitensi

 Finalmente Wall Street riesce a chiudere la serie interminabile di contrattazioni negative che ha caratterizzato gli ultimi cinque giorni: gli investitori sono tornati a dare fiducia ai titoli azionari, soprattutto dopo l’annuncio da parte del presidente statunitense Barack Obama di voler lanciare un nuovo piano volto ad aiutare ben 9 milioni di famiglie a rimanere nelle loro abitazioni, rendendo in tal modo molto più agevole il pagamento del mutuo. È stato soprattutto l’indice Dow Jones a far registrare la migliore performance, guadagnando 1,57 punti percentuali; anche l’indice Nasdaq si è notevolmente ripreso ed ha chiuso con un guadagno dell’1,46%.

Obama sta tentando col suo piano di porre un freno all’ondata di pignoramenti, la quale è una diretta conseguenza del declino subito dal credito al consumo: tutti questi eventi hanno influito in maniera negativa sulle prospettive degli acquirenti immobiliari. C’è da sottolineare che il mercato della casa ha perso circa 3,3 trilioni di dollari in valore quest’anno. Il piano della nuova amministrazione statunitense verrà attuato attraverso due fasi distinte: anzitutto verranno aiutate dalle 3 alle 4 milioni di famiglie su cui grava il rischio di pignoramento, in modo tale da rendere più leggeri i loro pagamenti mensili, modificando i termini del prestito e poi si procederà al rifinanziamento delle restanti 5 milioni di famiglie che hanno un debito superiore al valore della propria casa.

Questo tipo di modificazioni dovrebbe permettere un alleggerimento del tasso di interesse di circa due punti percentuali e, se necessario, di estendere il termine o l’ammortamento del prestito di circa 40 anni. Nel caso ci fosse bisogno di uno sforzo ulteriore, i prestatori avrebbero la possibilità di ridurre alcune porzioni del mutuo. Importante sarà, in questo senso, il ruolo svolto da Fannie e Freddie, le due compagnie di prestiti immobiliari, le quali da sole possiedono o possono garantire circa 5,2 trilioni di dollari dell’intero mercato immobiliare statunitense.

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