La tassazione sulle vendite di immobili

La compravendita di immobili è un’attività che molte persone svolgono come professione; ci sono poi soggetti che si occupano di acquistare e rivendere immobili solo saltuariamente, nel periodo in cui mantengono il possesso dell’immobile lo utilizzano personalmente, oppure lo affittano a soggetti terzi. Forse non tutti sanno che all’atto della vendita di un immobile è necessario considerare la somma ottenuta come plusvalenza, sulla quale è necessario pagare le tasse. Non tutti pagano questo tipo di tassazione, cerchiamo di capire a quanto ammonta e chi ha l’obbligo di pagarla.

vendite di immobili

Investimenti immobiliari in calo?

Gli italiani rimandano l’impegno sul mattone portando gli investimenti immobiliari in calo rispetto alle passate stime. E’ l’Istat a rendere nota questa particolarità del mercato nostrano, facendo notare come nel 3° trimestre del 2016 vi sia stato un incremento del potere di acquisto degli italiani ma sia stata registrata una minore spinta all’investimento.

Scade domani il termine per pagare Imu e Tasi

Domani, martedì 16 giugno, 19,7 milioni di proprietari di prima casa e 25 milioni di proprietari di altri immobili sono chiamati a versare rispettivamente l’acconto della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni come illuminazione e manutenzione stradale, e la prima rata dell’Imu.

Prezzi delle case -5,7% nel primo trimestre 2013

 La crisi del mattone in Italia resta purtroppo una realtà che si sta consolidando di trimestre in trimestre, a causa della grave crisi economica che sta affrontando il Belpaese, dell’elevata tassazione degli immobili – che spinge molti investitori a fare un passo indietro nel momento dell’acquisto – e per la crisi del settore dei mutui, che vengono erogati sempre più col contagocce dalle banche per criteri molto stringenti nella presentazione delle garanzie ma anche per i minori redditi disponibili delle famiglie. Ora l’Istat certifica anche il calo dei prezzi delle case.

Prezzi delle case +68% negli ultimi 15 anni

 Il 2012 non è stato un anno positivo per il settore immobiliare in Italia, a causa dell’aggravarsi della recessione ma anche per la stretta creditizia che ha colpito famiglie e imprese con la conseguente forte riduzione della domanda di mutui. Lo scorso anno i prezzi delle case sono scesi del 10,5%, ma il mattone si conferma un bene rifugio capace di offrire interessanti rendimenti nel lungo periodo. Infatti, secondo uno studio di Tecnocasa, dal 1998 ad oggi le abitazioni si sono rivalutate del 67,8% in termini nominali.

Investitori italiani pronti a investire sul mattone nel 2013

 Si intravede uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi del mattone. Tuttavia, non si tratta di indicazioni positive provenienti dalle ultime rilevazioni sull’andamento del settore immobiliare, bensì lo scenario dipinto da Legg Mason Global Income Survey a seguito di un sondaggio condotto lo scorso gennaio su 3.000 investitori di 13 paesi di tutto il mondo, tra i quali figura anche l’Italia. Secondo quanto emerge dal rapporto di Legg Mason, un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013.

Rischio bolla immobiliare in Germania

 Un po’ a sorpresa la Bundesbank, ovvero la Banca Centrale tedesca, ha messo in guardia gli investitori dalla possibilità che una bolla immobiliare in Germania possa essere dietro l’angolo. L’allarme lanciato dalla Buba deriva dalla lettura degli ultimi dati sul mattone, che mostrano un surriscaldamento dei prezzi e delle vendite delle case facendo paventare una bolla immobiliare come successo ad esempio in Spagna. In molte città tedesche, ma soprattutto a Berlino, stanno venendo alla luce nuovi palazzi d’appartamenti mentre vecchi caseggiati vengono ristrutturati con prezzi e affitti in crescita.

Comune Milano venderà immobili in asta per 90 milioni

 Il Comune di Milano ha scelto la procedura dell’asta per vendere una prima tranche di immobili che fanno capo al fondo “Comune di Milano II” gestito da Bnp Paribas Reim Sgr. In vendita è finito un pacchetto con 36 asset, tra immobili e lotti da sviluppare, per un ammontare complessivo in asta che si aggira intorno ai 90 milioni di euro. I beni saranno venduti al migliore offerente e potranno essere ceduti anche singolarmente, come riportato nel bando della gara d’asta.