Rischio bolla immobiliare in Olanda e Francia

 Quando si parla di bolla immobiliare in Europa il primo pensiero va senza dubbio alla Spagna. In effetti Madrid ha accusato pesanti perdite legate all’immobiliare, con il settore bancario che da anni si trascina perdite e svalutazioni. Alla fine c’è stata la nazionalizzazione di Bankia e la formale richiesta di assistenza finanziaria all’Europa per salvare il settore bancario domestico. Tuttavia, la crisi economica europea potrebbe ben presto arricchirsi di nuovi pericolosi scenari, ovvero lo scoppio della bolla immobiliare in uno o due paesi. In particolare sono a rischio Francia e Olanda.

Alleanza tra Del Vecchio e Benetton nel mattone

 Non accadeva ormai da almeno dieci anni. Due tra i più grandi nomi della Corporate Italia tornano a confezionare affari nel settore immobiliare, dopo le alleanze di fine anni ’90 e inizio 2000. Beni Stabili di Leonardo Del Vecchio e Banca Finnat della famiglia Nattino stanno per creare un’alleanza nell’immobiliare. Al centro del deal c’è Beni Stabili Property Service, sosietà appartente al gruppo Beni Stabili che è specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari attraverso attività di property management e advisory.

Crisi mercato immobiliare 2012

 Secondo quanto diffuso ieri dall’Agenzia del Territorio, nei primi tre mesi dell’anno le compravendite immobiliari sono crollate del 19,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Da gennaio a marzo sono state vendute 110.000 abitazioni, mentre nello stesso periodo del 2011 furono vendute 163.000 case. Non è solo il residenziale ad essere in forte crisi. Molto male fanno anche terziario (-29,6%), commerciale (-17,6%), pertinenze (-17,4%) e produttivo (-7,9%). Il mercato immobiliare si è praticamente fermato in tutta Italia, con poche differenze tra Nord e Sud. Complessivamente il calo del mercato, facendo la media dei diversi settori, raggiunge il 17,8%.

Prelios vuole ridurre i debiti sotto 390 milioni entro fine 2012

 Prelios (simbolo di borsa: PRS), già Pirelli Real Estate, ha intenzione di accelerare sul fronte delle cessioni per ridurre drasticamente l’indebitamento entro fine anno. La società immobiliare italiana vuole procedere velocemente con le cessioni delle attività detenute in Germania, per le quali di certo non mancano le offerte. Ora è spuntata una nuova pista, dopo quella di Bilfinger & Berger. Si tratta della conglomerata Amburgo Ece Group. Intanto, in Italia proseguono le manovre dell’imprenditore Manfredi Catella, intenzionato a unire il gruppo Hines Italia con Prelios.

Bilancio Brioschi Sviluppo Immobiliare esercizio 2011

Brioschi Sviluppo Immobiliare,  società milanese quotata a Piazza Affari, nonché uno dei principali operatori del nostro paese per quel che concerne il real estate, ha messo in luce proprio ieri i risultati finanziari che sono stati conseguiti nel corso del 2011: ebbene, il gruppo lombardo ha chiuso l’anno in questione con una perdita netta piuttosto corposa, vale a dire 22,79 milioni di euro (nell’esercizio 2010 ci si era limitati a 8,64 milioni, segno che il “buco” si è ampliato).

Settore immobiliare in crisi, meno mutui e compravendite

 Settore immobiliare in crisi nel secondo trimestre del 2011: diminuiscono le compravendite immobiliari e le richieste di mutuo. Un’indagine ISTAT evidenzia che quest’anno sono stati stipulati 193.474 mutui,con una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2010 dell’8,1 per cento, mentre le compravendite di unità immobiliari sono diminuite del 3,2%. Se fino a poco tempo fa riuscire a stipulare un mutuo era un sogno che si realizzava, questo sogno deve ancora attendere di concretizzarsi per molti. Sembra infatti che il mercato immobiliare sia diventato più ostico e l’accesso a forme di finanziamento più difficile nonostante l’ormai ampia offerta di prodotti da parte degli istituti di credito.

L’ICI ritornerà e sarà un’imposta progressiva

 Un provvedimento di Berlusconi che tutti gli italiani ricordano con piacere é stato quello dell’abolizione dell’ICI. Premier nuovo, norma nuova, o meglio, riciclata. L’ imposta comunale sulla prima casa, nonostante l’ opposizione già dichiarata della Cgil, ha tutte le probabilità di essere reintrodotta e incorporata nella nuova Imu, l’ imposta municipale unica prevista dal federalismo fiscale, già nel 2012. Per rinvigorire le casse dello stato oltre all’ Ici sulla prima casa da 3,5 miliardi, potrebbe essere introdotta la patrimoniale (su rendite, contanti, azioni, fondi e obbligazioni), alla quale Berlusconi ha detto più volte di non essere d’accordo.

Affitti Italia i più cari d’Europa

 Se acquistare una casa é divenuto difficile, affittarla non é certo una soluzione più fattibile. Purtroppo il costo degli affitti continua a salire e a farne lo spese sono soprattutto i giovani. Un’indagine del Censis sottolinea come il mercato immobiliare rischi l’esaurimento. Le famiglie più giovani sono quelle più vulnerabili sotto il profilo abitativo, sono costrette a pagare affitti sempre più cari e nel migliore dei casi utilizzano appartamenti dei genitori o convivono con essi. Circa l’80% delle famiglie vive in una casa di proprieta’, ma il 20% é composto per la maggior parte da giovani, non bisogna quindi prescindere dai bisogni abitativi delle nuove generazioni.

Nuove tasse per la Grecia: quattro euro a mq per ogni casa

 Sono ore davvero frenetiche quelle che stanno caratterizzando in questi giorni la Grecia: la nazione ellenica è a forte rischio default e lo stesso governo di Atene riesce a reagire solamente con misure che vengono ritenute impopolari dai più. È il caso della nuova imposta sugli immobili che l’esecutivo ha annunciato proprio nel corso della giornata di ieri, una tassa (quattro euro a metro quadro) da cui ci si attende molto, visto che le stime preliminari parlano di un gettito pari ad almeno due miliardi di euro. Non certo bruscolini quindi, ma una somma di denaro in grado di riassestare il bilancio e far terminare questo 2011 con una certa serenità. Chi verrà colpito con maggiore severità?

Mercato immobiliare italiano ancora in crisi

 Sono passati anni oramai dallo scoppio della bolla dei mutui subprime negli Stati Uniti, ma in Italia ancora il mercato immobiliare non riesce a decollare. In particolare, in accordo con un Rapporto di Nomisma, la grande metropoli in difficoltà, dove il trend è addirittura peggiore rispetto all’andamento su scala nazionale, è Bologna dove c’è una domanda in netto calo.