Rischio bolla immobiliare in Olanda e Francia

 Quando si parla di bolla immobiliare in Europa il primo pensiero va senza dubbio alla Spagna. In effetti Madrid ha accusato pesanti perdite legate all’immobiliare, con il settore bancario che da anni si trascina perdite e svalutazioni. Alla fine c’è stata la nazionalizzazione di Bankia e la formale richiesta di assistenza finanziaria all’Europa per salvare il settore bancario domestico. Tuttavia, la crisi economica europea potrebbe ben presto arricchirsi di nuovi pericolosi scenari, ovvero lo scoppio della bolla immobiliare in uno o due paesi. In particolare sono a rischio Francia e Olanda.

Mercato immobiliare in frenata

Come vi avevamo già pronosticato in un precedente articolo il mercato immobiliare italiano non sta attraversando un periodo roseo. Dopo una crescita inarrestabile (il 2006 aveva visto 845 mila transazioni) il trend è decisamente invertito. La conferma arriva da Nomisma e dal suo rapporto sul mercato immobiliare 2008.

Il 2007 si è chiuso con un calo del 5% e il rallentamento della domanda d’acquisto è andato di pari passo con l’acuirsi della crisi finanziaria, accellerando quindi nel secondo semestre. Alla base di questa flessione ci sono sia ragioni di prudenza viste le notizie contraddittorie che arrivano, sia ragioni economiche: il potere di acquisto immobiliare è in calo del 24% ed i tassi di interesse sono in continua crescita.

Le previsioni per il 2008 sono di peggioramento: la quantità di scambi dovrebbe scendere del 5-7% (fino a 10% per le grandi aree metropolitane).

Comprare casa: meglio aspettare?

Basta scorrere una qualunque rassegna stampa sul mercato immobiliare italiano della prima metà del 2007 o del 2006 per rendersi conto che i prezzi delle case avevano intrapreso un trend di crescita che sembrava inarrestabile. Negli ultimi 9 mesi però la situazione è decisamente cambiata, quasi capovolta. Cerchiamo di capirne qualcosa di più.

La crisi immobiliare Usa (sommata ovviamente al deprezzamento del dollaro) ci ha portato a scrivere di quanto potesse essere conveniente ora come ora investire “nel mattone” oltreoceano. Ma l’Italia sta per seguire le orme del gigante Stati Uniti?

Secondo quanto rivelato dall’osservatorio di Tecnocasa l’inversione del trend è in atto dal secondo semestre 2007, con i prezzi delle case nelle grandi città in calo medio dell’1,5%. Erano anni che i prezzi non accennavano a fermare la propria crescita ed un calo, seppure di “piccola entità” significa un cambiamento di rotta.